Decreto Sostegni: dal 30 marzo la domanda per i contributi a fondo perduto. Per i professionisti solo mille euro

I contributi a fondo perduto del decreto sostegni si possono richiedere da martedì 30 marzo. Ma l'importo è molto basso per quasi tutti

Decreto Sostegni: dal 30 marzo la domanda per i contributi a fondo perduto. Per i professionisti solo mille euro

Da domani, martedì 30 marzo, sarà possibile chiedere il nuovo contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni. Il canale è “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate e non ci saranno erogazioni automatiche. Tutti dovranno quindi inviare la richiesta: imprese, autonomi e professionisti ordinistici.

Decreto Sostegni: dal 30 marzo la domanda per i contributi a fondo perduto

I primi accrediti sul conto corrente dovrebbero arrivare l’8 aprile. I singoli aiuti saranno erogati a seconda del volume d’affari dell’impresa o del professionista e della perdita subita nell’anno del coronavirus. Il Sole 24 Ore spiega che un’impresa di pulizie che ha perso il 45% del fatturato (circa 170mila euro) avrà un aiuto di poco inferiore ai 7mila euro. Ovvero pari al 50% della riduzione media mensile del fatturato. Le percentuali di indennizzi sono divise in cinque fasce, dal 20 al 60% dei ricavi. Le simulazioni dimostrano che il contributo vale in genere qualche punto percentuale del volume d’affari pre-coronavirus.

Il sostegno beneficia più i “piccoli” rispetto a chi ha avuto grandi perdite. Un avvocato con 19mila euro di fatturato rispetto ai 29mila dell’anno precedente riceverà mille euro. L’accredito su conto corrente, fa sapere il quotidiano, non l’unica opzione.

Nella domanda di contributo si può anche scegliere la “trasformazione” in credito d’imposta, così da spendere il bonus in compensazione nel modello F24 per pagare ad esempio imposte arretrate. La scelta è in ogni caso irrevocabile e non si può frazionare il contributo.

Per la maggior parte dei professionisti arriveranno solo mille euro. E questo perché gran parte dei professionisti si collocherà nella prima fascia, quella fino a 100mila euro di fatturato 2019. Questo almeno dicono le statistiche del ministero dell’Economia e delle Finanze riguardo la media dei compensi da attività professionale dichiarati nel 2019. I compensi non sono del tutto sovrapponibili al fatturato, ma partendo dai 69mila euro medi e ipotizzando una perdita del 30% (ovvero, il minimo indispensabile per poter accedere ai Sostegni), si ottengono 1037 euro, ovvero 37 euro più del minimo.

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