Fuga e penitenza, mea culpa di Mollicone in Aula. Pochi giorni fa lo sprint “olimpico” per non farsi prendere dai commessi”

Il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone racconta la sua ‘fuga’ alla Camera nel corso delle proteste contro il Green pass.

Fuga e penitenza, mea culpa di Mollicone in Aula. Pochi giorni fa lo sprint “olimpico” per non farsi prendere dai commessi”

“Mi sono rimasti i riflessi da cestista, così ho scartato i commessi della Camera”. Con queste parole il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone (Fdi) raccontava la sua ‘fuga’ alla Camera nel corso delle proteste contro il Green pass organizzate da Fratelli d’Italia. Mollicone, infatti, si è reso protagonista di uno sprint le cui immagini hanno inevitabilmente fatto il giro della rete.

Mollicone, da giovane giocatore di basket a livelli agonistici, prima di rimanere coinvolto in un grave incidente, ha portato la sua esperienza di cestista a Montecitorio. “Quelle finte di corpo, quei cambi di direzione, sono come gli scarti sotto canestro, facevo credere di andare verso sinistra e invece andavo a destra per “scartare” i commessi”, aveva spiegato nelle ore successive a Open. Di certo non un comportamento degno di un onorevole.

E, forse, qualcuno glielo deve aver fatto notare. Tanto che ieri, in maniera più o meno velata, ha chiesto scusa per il suo comportamento: “Visto che trattiamo di un provvedimento sul pubblico impiego […] mi sembra doveroso iniziare con un ringraziamento agli assistenti parlamentari, che sono la rappresentanza più alta e più importante del lavoro di collaborazione con il Parlamento e, molto spesso, mettiamo a dura prova sia la loro pazienza che la loro abnegazione. Credo che sia un lavoro a cui chiediamo, spesso, anche qualche gesto atletico di troppo, ma mi sembrava un ringraziamento doveroso e sincero”. Meglio non citarsi apertamente, non sia mai.