Green Pass obbligatorio per chiunque entri a scuola ma non per gli studenti. Sarà necessario anche nelle Rsa. Il dl prevede sanzioni

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al dl che estende l'obbligo del Green Pass al personale esterno della scuola e dell'università e ai lavoratori delle Rsa.

Green Pass obbligatorio per chiunque entri a scuola ma non per gli studenti. Sarà necessario anche nelle Rsa. Il dl prevede sanzioni

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge che prevede le nuove misure “per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale”. Il dl, innanzitutto, estende l’obbligo del Green Pass al personale esterno della scuola e dell’università e ai lavoratori delle Rsa. Per il personale, anche esterno, delle Rsa, ha spiegato il ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti, il decreto prevede “l’obbligo del vaccino, e non del Green Pass”, come invece è previsto per i lavoratori della scuola.

La bozza del decreto circolata nelle ultime ore prevede anche delle sanzioni. Il personale che lavora in ambito scolastico, universitario e delle Rsa che verrà trovato a seguito dei controlli senza il Green Pass sarà punito con una sanzione che va da 400 a mille euro. La sanzione sarà applicata sia ai lavoratori che non avranno la certificazione, sia ai dirigenti e ai datori di lavoro ai quali sono demandati i controlli.

Fino al 31 dicembre, si legge ancora nella bozza del dl, “al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative”, “deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19”. L’obbligo di esibire il Green Pass vale per chiunque entri in una scuola ma non riguarda gli studenti e chi è esentato dal vaccino. L’estensione vale anche per le università. I controlli spettano ai dirigenti scolastici e nel caso di personale esterno alle scuole, anche ai rispettivi datori di lavoro.

“Dobbiamo continuare per quanto necessario a utilizzare il Green Pass , l’obiettivo è completare la campagna vaccinale e mettere in sicurezza il Paese”, ha detto il leader M5S, Giuseppe Conte. Sulla stessa linea il segretario del Pd, Enrico Letta: “E’ una condizione necessaria per uscire dalla pandemia: non possiamo permetterci per giochi politici di fermare il paese, non possiamo tornare alla Dad”.

Dunque l’obbligo del certificato verde sarà richiesto anche al personale esterno di scuole e università, come i lavoratori delle mense o quelli che si occupano della manutenzione: “chi per lavoro entra nelle scuole deve essere soggetto alle stesse regole”, ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Ho grande rispetto per le posizioni di ognuno – ha aggiunto -, ma in ballo c’è la sicurezza di tutti. Sono favorevole all’estensione del Green Pass, ormai è uno strumento che tutti hanno interesse ad avere e credo sia sufficiente per arrivare alla necessaria copertura vaccinale”. Il premier, Mario Draghi, ha poi assicurato che presto ci sarà un intervento più ampio, come già detto in conferenza stampa.

Via libera dell’Aula della Camera al decreto Green Pass

L’Aula della Camera, con 259 voti a favore 34 contrari e 2 astenuti, ha approvato il decreto Green Pass. Si tratta del disegno di legge di conversione del decreto 23 luglio 2021, n. 105, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche. Il testo ora passa al Senato. Sono 45 i deputati leghisti, su un totale di 132, che hanno votato a favore del decreto. Molte le assenze anche tra i banchi di Forza Italia: 27 voti a favore su 76 deputati complessivi, per una percentuale di presenze pari al 35%.

Quanto ai deputati del Pd, in 49 votano a favore del decreto Green Pass su un totale di 93 (la percentuale di presenti è del 52,6%), mentre il Movimento 5 stelle risulta essere, sempre scorrendo i tabulati, il gruppo più presente: votano sì in 103 su 159 (percentuale del 64,7%). Quanto alle missioni, la Lega risulta avere 20 deputati assenti ‘giustificati’, Forza Italia 10, il Pd 20 e i 5 stelle 30 deputati in missione. Tra i voti contrari un voto in dissenso dal gruppo nelle fila leghiste: il deputato Guido De Martino ha infatti votato no al decreto.

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