In Europa l’Italia può colmare il vuoto di leadership lasciato dalla Merkel. Di Maio ai sindacati: “È importante sostenere un Paese che si avvia al 6% di crescita e va verso il record di export”

Per il ministro Di Maio il governo può stimolare l'Ue "a non stare più con il piede in due scarpe come politica estera e di difesa".

In Europa l’Italia può colmare il vuoto di leadership lasciato dalla Merkel. Di Maio ai sindacati: “È importante sostenere un Paese che si avvia al 6% di crescita e va verso il record di export”

“In questo momento abbiamo una fase di cambio della leadership europea. Angela Merkel protagonista indiscussa sta uscendo di scena per sua scelta e come Italia possiamo cogliere l’opportunità per colmare questo vuoto di leadership con questo governo e stimolare l’Ue a non stare più con il piede in due scarpe come politica estera e di difesa”. È quanto ha detto a Mezz’ora in più (qui il video) il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

“Le parti sociali – ha aggiunto – hanno sempre giocato un ruolo importante di responsabilità nazionale, l’applauso di Confindustria a Draghi non lo vedo come investitura di un loro leader, è importante però sostenere un paese che si avvia al 6% di crescita e va verso il record di export”.

“Sostengo – ha aggiunto Di Maio – l’idea di patto e vorrei che sia inclusivo e mirato a consolidare le iniziative. E’ un patto che deve tenere al centro il benessere del Paese, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Già ci sono litigi tra i partiti, non vorrei litigi pure tra le parti sociali”.

“Draghi dopo il 2023? Non credo ci sia la volontà del diretto interessato. Ora dobbiamo portare a termine la campagna vaccinale – ha aggiunto il ministro degli Esteri -, ho ricevuto complimenti a New York per la percentuale di vaccinati raggiunta in Italia, e portare a casa il PNRR, dobbiamo essere concentrati sulle riforme. I retroscena li lascio ai retroscenisti, io penso ai fatti”.

“Nei primi sette mesi dell’anno – ha poi aggiunto Di Maio in un post sulla sua pagina Facebook – abbiamo assistito ad un boom per le esportazioni di prodotti italiani. Ne abbiamo discusso oggi a Marsala, durante gli Stati Generali dell’Export (leggi l’articolo). In valori assoluti, l’export dei primi sette mesi del 2021 equivale a circa 300 miliardi di euro e supera non solo i 244 miliardi dello stesso periodo del 2020, ma anche i 286 miliardi dei primi sette mesi del 2019, l’anno d’oro dell’export italiano”.

“L’Italia sta facendo meglio anche rispetto ai principali partner europei. L’aumento delle esportazioni italiane – ha aggiunto – nel primo semestre del 2021 (+22,8%) è stato infatti superiore all’incremento di Germania e Francia. Il Made in Italy si conferma senza dubbio traino della ripartenza italiana, grazie anche alla spinta del Patto per l’Export, con cui abbiamo stanziato ben 5,4 miliardi di euro in 18 mesi”.

Aumentare le esportazioni di prodotti italiani all’estero – ha spiegato ancora il ministro Di Maio – significa creare più lavoro in Italia. Adesso occorre sfruttare questa opportunità mettendola in stretta relazione con i circa 230 miliardi del Pnrr. Abbiamo un’occasione unica, facciamo valere l’eccellenza italiana”.