L’agenzia di rating Moody’s ha tagliato le stime di crescita dell’Italia nel 2022 al +2,3%, dal +3,2% previsto a marzo, e quelle nel 2023 dal +2,1% al +1,7%.
Rapporto Moody’s, l’Eurozona crescerà nel 2022 del 2,3%, a fronte del 2,5% previsto due mesi fa
L’Eurozona, si legge nel nuovo Macro Global Outlook di Moody’s, crescerà nel 2022 del 2,3%, a fronte del 2,5% previsto due mesi fa, mentre nel 2023 e’ atteso un piccolo miglioramento (da +2,2 a +2,3%).
Nel 2023, prevede ancora Moody’s, la crescita dell’Italia sarà ancora più debole, appena l’1,7% contro il +2,6% della Germania (che per il 2022 ha visto confermato un Pil a +1,8%). L’agenzia di rating ha anche abbassato le previsioni di crescita per il 2022 per la Francia (al 2,2%) e ha rivisto al ribasso le stime 2023 per il Regno Unito all’1,0% dall’1,4% precedente.
Moody’s spiega di credere in un calo dell’inflazione nel corso di quest’anno e del prossimo, ma con tassi molto elevati che potrebbero persistere per molti mesi, a causa degli elevati prezzi dell’energia e dei generi alimentari e delle problematiche sulla catena di forniture dalla Cina.
“In Europa le famiglie devono fare i conti con una prolungata compressione del reddito reale ed è improbabile che l’impatto dei pacchetti di sostegno del governo, inclusi sconti energetici, assistenza al reddito e riduzioni dell’imposta sul valore aggiunto, attenuerà completamente gli effetti dell’elevata inflazione” scrive Moody’s nel suo rapporto.
“Le economie europee – si sottolinea nel rapporto di Moody’s – sono anche le più esposte all’aggravarsi del conflitto Russia-Ucraina. I tagli alla fornitura di gas naturale costringerebbero a un razionamento dell’energia tra i settori, facendo precipitare l’economia dell’area in una recessione”.