Urso s’illude, ma sui biocarburanti la sfida è persa

Una delle ultime figuracce inanellate dal Governo riguarda i biocarburanti, travisando le parole della Commissaria Ue all'Energia Simson.

Urso s’illude, ma sui biocarburanti la sfida è persa

Ci vuole una certa maestria per inanellare una figuraccia dopo l’altra. Eppure il governo Meloni ci riesce con straordinaria abilità. Una delle ultime riguarda i biocarburanti. Che la Commissione Ue non ha escluso dal bando dei motori tradizionali a partire dal 2035 come avrebbe voluto l’Italia. A differenza degli e-fuels esclusi dal bando come ha chiesto a gran voce la Germania.

Una delle ultime figuracce inanellate dal Governo riguarda i biocarburanti, travisando le parole della Commissaria Ue all’Energia Simson

Ebbene il governo si è illuso, nello spazio di un fine settimana, che la partita dei biocarburanti non fosse chiusa. A “illuderlo” alcune dichiarazioni della commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson (nella foto), rilasciate sabato scorso. Poi, ieri, la doccia fredda da Bruxelles: le parole di Simson sono state travisate, nessuna apertura c’è da parte dell’esecutivo comunitario sui biocarburanti. Tanto che sui social si è scatenata l’ironia: evidentemente sabato l’interprete era in malattia. Ma vale la pena riavvolgere il nastro.

Simson, in un’intervista a Rainews 24, si era limitata a dire che “i biocarburanti sono un argomento che verrà trattato”. Un’affermazione che ha scatenato l’esultanza da stadio dei ministri interessati, da Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) a Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza energetica), fino ad Adolfo Urso (Imprese e made in Italy).

“Finalmente – ha commentato Urso – siamo sulla strada giusta, prevale la ragione sull’ideologia, quindi la neutralità tecnologica, che il governo italiano è riuscito ad imporre in Europa, come dimostrano le parole sagge della commissaria europea Simson, la quale ha aperto la strada anche ai biocombustibili, che, accanto agli altri, come quelli sintetici, possono mantenere in riga nel futuro il motore endotermico e quindi la straordinaria filiera produttiva della nostra automobile”.

A Urso si è aggiunto Salvini: “Le parole della Commissaria Simson sui biocarburanti confermano, ancora una volta, la bontà della posizione del nostro governo e la strumentalità delle critiche sollevate da sinistra. Insieme alla Germania abbiamo ottenuto di assicurare al motore endotermico un futuro anche dopo il 2035”.

Segue Pichetto: “La commissaria Simson ha confermato ciò che il governo ha spiegato in questi giorni. La trattativa sui biocarburanti è aperta, e c’è da parte europea la disponibilità a discutere sulla base del principio della neutralità tecnologica. I motori endotermici non andranno in pensione nel 2035, e l’Italia sarà in prima fila sia sul fronte dei biocarburanti, dove siamo già avanti, sia degli e-fuel, con i forti investimenti messi in campo sull’idrogeno. Naturalmente l’elettrico sarà una tecnologia importante per l’automotive del futuro. Ma non l’unica”.

La doccia fredda: “La commissaria europea Kadri Simson non ha aperto al futuro uso dei biocarburanti”

Una fiammata che Bruxelles ha spento ieri senza pietà. “La commissaria europea Kadri Simson non ha aperto al futuro uso dei biocarburanti in deroga allo stop Ue ai motori a benzina e diesel in vigore dal 2035”, ha detto il portavoce della Commissione Ue per l’Energia, Tim McPhie. “La commissaria non ha detto in modo specifico che i biocarburanti avranno un ruolo nella futura attuazione” del regolamento Ue sullo stop ai motori termici, “ma ha parlato in generale, e ha detto che i biocarburanti fanno parte di diverse parti di legislazione Ue” legate all’energia, ha precisato il portavoce.