Vai al contenuto
LA NOTIZIA
  • Home
  • Editoriali
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Roma
  • Milano
  • Napoli
  • Tv e Media
  • La Sveglia
  • Le Lettere
  • Senza bavaglio
Menu
Abbonati
12/05/2025
15:07
Papa Leone XIV riarmo Guerra in Ucraina Governo
Redazione

Un anno sprecato sull’ambiente: nel 2023 retromarcia dell’Italia sul clima

Nel 2023 l'Italia ha fatto un passo indietro sull'ambiente: la denuncia del Wwf per un anno sprecato in tema di clima.

Pubblicato il 27 Dicembre 2023 - Aggiornato il 27 Dicembre 2023 alle 12:12 di Redazione on-line
Un anno sprecato sull’ambiente: nel 2023 retromarcia dell’Italia sul clima

Il 2023 non è stato l’anno dell’ambiente. A certificarlo è il Wwf, secondo il quale quello che sta per terminare doveva essere l’anno della svolta in Italia, con l’ingresso in Costituzione dell’ambiente, ma le cose sono andate diversamente. 

L’Italia, infatti, “non sta giocando un ruolo attivo nella transizione ecologica e nell’economia del futuro”. I problemi sono diversi, secondo il Wwf: ecco tutti i punti sottolineati dall’associazione ambientalista.

La denuncia del Wwf: nel 2023 in Italia passo indietro sull’ambiente

Innanzitutto, viene sottolineato dal Wwf, in Italia manca una legge per il clima, considerata necessaria per incardinare la sfida della crisi climatica nella legislazione. Va poi approvato un Pniec “che risponda ai rilievi della Commissione europea e che, soprattutto, sia un volano per la transizione, assicurando la piena partecipazione della società civile”.

Ancora, manca il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, il decreto per le Aree idonee per le rinnovabili e i decreti attuativi delle Comunità energetiche. Deve essere approvato anche il Testo unico sulle Rinnovabili. 

Le critiche del Wwf riguardano anche il campo della biodiversità, in particolare sotto accusa finisce l’emendamento sulla caccia nella finanziaria dello scorso anno e la ricostituzione del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale. Inoltre l’Italia in Europa l’Italia ha votato contro l’approvazione della Nature Restoration Law, la legge che prevede il ripristino del 20% degli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030. 

Non c’è neanche una strategia operativa per la conservazione della biodiversità 2020-2030 ed è in fase di stallo l’individuazione delle aree per lo sviluppo della protezione che entro il 2030 dovrebbe coprire il 30% del nostro territorio a terra e in mare. 

Grande assente è anche la legge sul consumo del suolo, ma ci sono segnalazioni anche per quanto riguarda la posizione dell’Italia sugli imballaggi, il divieto sulla carne coltivata, i provvedimenti sulle trivelle, la mancanza di decreti attuativi per la legge Salvamare e la procedura d’infrazione per la mancata implementazione di un Piano di Gestione dello Spazio Marittimo (PGSM). 

di Redazione on-line

Leggi anche

Infermieri sul piede di guerra contro l’esecutivo Meloni. Il sindacato Nursind accusa: “Non è stato fatto nulla di concreto per risolvere le tante criticità”

di Nicola Scuderi
12/05/2025 13:43

Ambiente sotto attacco: in Italia ben 6.979 reati accertati dal 2015 a oggi

di Franco Pigna
12/05/2025 10:27

La Guerra in Ucraina vicina alla svolta. Putin propone negoziati diretti tra Mosca e Kiev, Zelensky dice sì ma prima pretende il cessate-il-fuoco

di Redazione on-line
12/05/2025 08:03

Inchiesta curve milanesi, si indaga sul tentato omicidio del sodale di Luca Lucci

di Andrea Sparaciari
09/05/2025 21:34

LEGGI L'EDIZIONE CARTACEA

Puoi leggere l'edizione cartacea de La Notizia ovunque ti trovi su pc, tablet e smartphone.
LA NOTIZIA in edicola
SFOGLIA

Video

Trovato accordo Cina-Usa: pausa di 90 giorni e dazi giù del 115%

di Askanews
12/05/2025 13:59

Video

Il Pkk annuncia lo scioglimento e fine lotta armata contro la Turchia

di Askanews
12/05/2025 12:59
  • Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Pubblicità
  • Redazione
  • Privacy Policy
© 2025 Lanotiziagiornale.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma. Iscrizione n°16/2013. Direttore responsabile Antonio Pitoni.
La Notizia S.r.l. – Via Augusto Riboty 23, 00195 Roma – P.IVA / C.F. 13937821000