Ignorati Istat e Mattarella, per Meloni i redditi crescono

Opposizioni contro la propaganda della premier. Il leader del M5S Conte la irride: “Ormai è andata a vivere su Marte”.

Ignorati Istat e Mattarella, per Meloni i redditi crescono

Quest’anno Giorgia Meloni non si è presa nemmeno la responsabilità di varare un decreto sui salari. Si è limitata a convocare sulla sicurezza sul lavoro un incontro con le parti sociali per l’8 maggio, come ha comunicato la sua ministra del Lavoro, Marina Calderone.

E a sfornare un ennesimo video, sottraendosi alla conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, per fare l’ennesima propaganda falsa sugli stipendi e per annunciare nuove risorse contro la strage sul lavoro.

“Abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove misure concrete che insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro”, ha detto la premier.

“Vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base chiaramente alla loro condotta in materia di sicurezza con particolare attenzione al mondo agricolo”, aggiunge.

Spunta l’idea del benefit penale per le imprese virtuose

E spunta un’ipotesi in merito a quest’ultima affermazione che fa saltare dalla sedia il M5S. Riconoscere un trattamento di favore alle imprese virtuose, organizzate e rispettose delle regole fondamentali in tema di sicurezza sul lavoro.

È la proposta su cui, dice l’Ansa, sta lavorando la specifica commissione del ministero della Giustizia, presieduta dal viceministro Francesco Paolo Sisto. Analogamente a quanto accade nella responsabilità medica, in caso di incidenti, se sarà certificata la correttezza dei comportamenti adottati da parte del datore di lavoro in materia di sicurezza, questi ne risponderà esclusivamente a titolo di colpa grave, fermo restante la totalità del diritto al risarcimento del danno.

“Domani è il Primo Maggio, non il primo aprile; mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto…”, commenta il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli.

Meloni vive su Marte: i salari reali ora crescono

Ma ritornando alla premier, quello che ieri ha destato stupore e indignazione sono state le sue affermazioni riguardo ai salari. Se Meloni condivide le parole del capo dello Stato sulla piaga inarrestabile delle morti bianche, replica indirettamente a Sergio Mattarella che aveva appena ventiquattro ore prima lanciato l’allarme sui bassi salari.

“Crescono i salari reali in controtendenza rispetto a quello che accadeva nel passato”, dice Meloni. “Tra il 2013 e il 2022, con i precedenti governi, nel resto d’Europa il potere d’acquisto dei salari aumentava del 2,5%, mentre in Italia diminuiva del 2%. Da ottobre 2023 – ha aggiunto – la tendenza è cambiata. C’è chiaramente ancora molto molto da fare però i numeri che alla fine raccontano la realtà sono incoraggianti”.

Il “molto da fare” è forse riferito al calo di 8 punti percentuali certificato dall’Istat per le retribuzioni contrattuali reali di marzo 2025 rispetto a quelle di gennaio 2021.

L’indignazione delle opposizioni contro la propaganda di Meloni

“Ora è tutto chiaro: la presidente Meloni è andata a vivere su Marte, forse con l’aiuto di Musk. Avrà girato da lì il video pubblicato poco fa in cui esulta per l’aumento di stipendi e potere d’acquisto delle famiglie, per come va bene la dinamica dei salari degli italiani rispetto al resto d’Europa”, dice il presidente M5S, Giuseppe Conte.

“Houston chiama Meloni: Eurostat ci informa che il 9% dei lavoratori full-time è in povertà, l’Istat ci dice che gli stipendi sono a -8% sul 2021, sono stati tagliati fino a 100 euro in busta paga ai redditi più bassi col pasticcio dell’ultima Manovra e gli stipendi sono aumentati sì, ma solo ai Ministri. Meloni spieghi piuttosto perché ad agosto 2023 a Chigi ci ha incontrati e poi ha detto no alla nostra proposta sul salario minimo legale, su cui avevamo riunito altre forze politiche prima contrarie, da Pd a Calenda”, aggiunge l’ex premier.

“Non ci sono più scuse, Giorgia Meloni non può continuare a mentire, come ha fatto ancora oggi sulla questione salariale raccontando un Paese che non c’è, raccontando che non c’è un problema salariale e che i salari stanno aumentando”, ha dichiarato la leader Pd, Elly Schlein.