Gaza, Meloni non condanna Netanyahu: qualche critica ma nessuna azione concreta

Meloni critica il piano di Netanyahu per Gaza, ma non arriva nessuna condanna né un'azione concreta nei confronti del governo israeliano.

Gaza, Meloni non condanna Netanyahu: qualche critica ma nessuna azione concreta

Un piccolo passo avanti, anche se in estremo ritardo, Giorgia Meloni l’ha fatto, dicendosi per la prima volta contraria al piano di Israele e del suo premier Benjamin Netanyahu per Gaza. Ma una condanna dura di certo non è arrivata e anche stavolta la reazione della presidente del Consiglio di fronte a quanto succede nella Striscia è comunque tiepida.

Al premier time alla Camera, Meloni spiega di non aver condiviso “diverse scelte” né le “recenti proposte del governo israeliano”. Eppure Meloni non condanna con durezza il governo israeliano né, tantomeno, decide di richiamare l’ambasciatore italiano come segno di protesta.

Meloni tiepida su Gaza: nessuna vera condanna a Netanyahu

La presidente del Consiglio ha detto di aver più volte sentito Netanyahu in questi mesi, con conversazioni “spesso difficili”: “Ho sempre richiamato l’urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità e rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Una richiesta che rinnovo anche oggi”, ha detto.

Anche perché la stessa Meloni parla di una “situazione umanitaria a Gaza che non ho difficoltà a definire sempre più drammatica e ingiustificabile”. Eppure, nonostante la situazione drammatica e ingiustificabile, non arriva né una condanna né una vera esortazione a Netanyahu di ritirare il suo piano che prevede di fatto la volontà di far scappare tutti i palestinesi da Gaza a suon di bombe.

Meloni ribadisce che si deve partire dal piano di ricostruzione proposto dai Paesi arabi, mantenendo un dialogo aperto ma critico. Ma per questa ragione, spiega, “non è nell’intenzione del governo italiano richiamare l’ambasciatore italiano in Israele”.

Lo scontro con Conte

Proprio su Gaza non è mancato uno scontro in Aula con il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Quest’ultimo ha rivolto un appello ai colleghi deputati, parlando di un “segno di umanità” da dare: “Condanniamo in silenzio questo sterminio, alziamoci in piedi”, ha detto riferendosi a quanto succede a Gaza. Le opposizioni si sono alzate in piedi, poi Conte ha commentato, rivolgendosi alla presidente del Consiglio: “Rimane seduta, vergogna”.