Da un lato cresce l’attesa per la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin, prevista per le 15, durante la quale si cercherà una difficile intesa per porre fine alle ostilità in Ucraina; dall’altro lato, però, diminuiscono le speranze che la situazione possa sbloccarsi. Dubbi e timori sono stati espressi da Bloomberg, che cita una fonte anonima informata sui piani del Cremlino, secondo cui lo zar — salvo inattesi colpi di scena — rifiuterà in modo secco la proposta di un cessate il fuoco immediato.
A motivare questa riluttanza a raggiungere un accordo, sempre secondo Bloomberg, sarebbe il fatto che il leader di Mosca è “convinto che le forze armate russe riusciranno a prendere il controllo totale delle regioni ucraine di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, già dichiarate annesse da Mosca”. L’ottimismo di Putin riguardo all’andamento sul campo di battaglia, secondo la stessa fonte, alimenterebbe la sua posizione rigida nei negoziati e il rifiuto di qualsiasi cessate il fuoco, nonostante gli appelli statunitensi.
Ucraina, è gelo tra Usa e Russia in attesa della telefonata tra Trump e Putin: secondo Bloomberg lo zar dirà no alla tregua
Che i negoziati siano in salita lo si capisce anche dal fatto che gli Stati Uniti hanno minacciato nuove sanzioni contro Mosca se il Cremlino non accetterà un cessate il fuoco di 30 giorni.
L’esperto militare Ben Barry, dell’International Institute for Strategic Studies (IISS), ha dichiarato a Bloomberg che lo scenario di una conquista completa da parte della Russia entro fine anno è “estremamente improbabile”, a meno di un improvviso collasso delle difese ucraine. L’esatto opposto di quanto pensano lo zar e le alte sfere militari di Mosca, convinti che la disfatta dell’esercito ucraino avverrà, nella peggiore delle ipotesi, entro la fine dell’anno.