Accordo all’Oms sulle pandemie, ma l’Italia si astiene

Ma le opposizioni criticano le destre. M5S e Pd puntano il dito contro la deriva antiscientifica per lisciare i no vax

Accordo all’Oms sulle pandemie, ma l’Italia si astiene

Approccio integrato One Health, rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali, promozione della produzione locale di vaccini e strumenti medici, creazione di un sistema multilaterale di accesso e condivisione dei patogeni e dei benefici (Pabs), e istituzione di una rete globale di logistica e approvvigionamento gestita dall’Oms. E poi ancora la creazione di una rete globale per le forniture sanitarie, un meccanismo di condivisione equa dei benefici derivanti dall’uso di agenti patogeni e l’impegno per una produzione locale sostenibile di strumenti sanitari essenziali.

Senza dimenticare la lotta alla disinformazione e alla sfiducia nei confronti delle istituzioni e della scienza. Sono le linee del nuovo Accordo pandemico globale dell’Oms, approvato dopo la lezione del Covid dall’Assemblea Mondiale della Sanità dopo un lavoro iniziato nel 2021.

Accordo storico sulle pandemie all’Oms ma l’Italia si astiene

Il testo dovrà essere ratificato dopo una serie di documenti e accordi che pendono su diverse questioni. In 35 articoli si stabilisce un quadro giuridico vincolante e sull’accordo l’Italia si è astenuta, con altri 10 Paesi, a garanzia – dice a sua difesa – della sovranità nazionale. Una scelta quella del governo italiano fortemente criticata dalle opposizioni che criticano la deriva antiscientifica del Paese. Una mossa che, dal Pd al Movimento Cinque Stelle, reputano come un’ulteriore strizzata d’occhio alle teorie no vax.