Doveva essere una giornata di festa per celebrare la potenza militare della Corea del Nord, e invece il varo del nuovo e gigantesco cacciatorpediniere si è trasformato in una clamorosa figuraccia.
Come riporta l’agenzia stampa KCNA, durante le operazioni di messa in acqua dell’imbarcazione “si è verificato un grave incidente”, causato da un “comando inesperto” e dalla “negligenza operativa” da parte di chi supervisionava le manovre.
Secondo quanto riferito dall’agenzia di Pyongyang, “lo scivolo di lancio di poppa è scivolato per primo rimanendo incastrato, mentre la piattaforma di lancio non è riuscita a muoversi in parallelo”, con il risultato che “alcune sezioni dello scafo si sono schiacciate, compromettendo l’equilibrio del cacciatorpediniere e impedendo alla prua di lasciare la via di lancio”.
Fallisce clamorosamente il varo di un cacciatorpediniere in Corea del Nord. Il leader Kim furioso preannuncia vendetta: “Qualcuno pagherà”
Un incidente che ha fatto infuriare Kim Jong-un, presente alla cerimonia, che ha tuonato contro quello che ha definito un “atto criminale causato da assoluta negligenza, irresponsabilità ed empirismo antiscientifico”.
Per questo, il leader nordcoreano ha dichiarato che il ripristino del cacciatorpediniere dovrà essere completato “incondizionatamente prima della riunione plenaria di giugno del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori di Corea” e ha aggiunto che riparare l’imbarcazione “non è soltanto una questione pratica, ma un problema politico direttamente collegato all’autorità dello Stato”.
Difficile dargli torto, considerando che l’incidente è avvenuto in un momento di crescenti tensioni nell’area del Pacifico e proprio mentre il regime di Kim sta intensificando gli sforzi per modernizzare le proprie capacità navali.