In Ucraina la pace si allontana sempre più. Per il Wall Street Journal, Trump avrebbe detto ai leader Ue che “Putin non vuole fermarsi”

In Ucraina la pace si allontana sempre più. Per il Wall Street Journal, Trump avrebbe detto ai leader Ue che "Putin non vuole fermarsi"

In Ucraina la pace si allontana sempre più. Per il Wall Street Journal, Trump avrebbe detto ai leader Ue che “Putin non vuole fermarsi”

Sembra proprio che per arrivare alla pace in Ucraina si dovrà attendere ancora a lungo. A lasciarlo intendere sono le ultime indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal, che gettano nuove e inquietanti ombre sul conflitto. Secondo il prestigioso quotidiano americano, il prossimo ciclo di colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina potrebbe tenersi in Vaticano a metà giugno, anche se per il momento Mosca non conferma, probabilmente per prendere tempo.

Ancora più grave, sempre in base a quanto riportato nell’articolo, è il fatto che perfino il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe ormai compreso che Vladimir Putin “non è pronto a far finire la guerra”.

Un’affermazione sulla volontà dello “zar” di proseguire il conflitto, suffragata dalle dichiarazioni di tre funzionari statunitensi sentiti dal Wall Street Journal. Secondo queste fonti, Trump lo avrebbe candidamente ammesso ai leader europei, dopo una conversazione telefonica avvenuta lunedì scorso con lo stesso Putin.

In Ucraina la pace si allontana sempre più. Per il Wall Street Journal, Trump avrebbe detto ai leader Ue che “Putin non vuole fermarsi”

Parlando con gli alleati, Trump avrebbe spiegato che “non ci sono margini per una rapida conclusione del conflitto”, in quanto il presidente della Federazione Russa ritiene di essere in una posizione di vantaggio e, dunque, di poter ottenere ulteriori conquiste territoriali, oltre a condizioni più favorevoli al momento delle trattative.

Che i negoziati siano in stallo lo ha ribadito anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, affermando che “purtroppo i russi non stanno dando alcun segnale riguardo a un cessate il fuoco e non sono ancora pronti a porre fine alla guerra. Quindi, tutte le nostre forme di pressione, tutto il nostro lavoro con i partner per fare pressione sulla Russia sono assolutamente necessari” e che, per questo, “serve maggiore pressione sul campo di battaglia e anche sull’economia russa”.

Il problema, però, è che da Washington si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui la paralisi dei negoziati starebbe infastidendo Trump, al punto da averlo già convinto a ritirare gli Stati Uniti dal conflitto e dalle trattative diplomatiche. Secondo quanto avrebbe dichiarato lo stesso tycoon, da ora in avanti le trattative dovranno essere portate avanti direttamente dalle delegazioni “di Russia e Ucraina”, senza il supporto della mediazione statunitense.