“Ho un po’ l’impressione che le mie dimissioni non avrebbero fatto comodo a nessuno: né al centrosinistra, ma neanche al centrodestra. Tutti parlano, ma tenersi sulle spalle una situazione così pesante, non so chi l’avrebbe fatto in questo momento”. Così oggi il sindaco Beppe Sala è tornato a parlare dell’inchiesta urbanistica che ha travolto la giunta e della possibilità che l’indagine influenzi le prossime elezioni amministrative.
“L’inchiesta non influirà sulle amministrative”
“Francamente non penso che la gente e i cittadini valutino partendo in maniera accusatoria verso chi capita in mezzo a questa bufera, al di là del fatto che credo che nessun milanese sospetti sull’onestà dell’operato: stiamo parlando di procedure”, ha affermato il primo cittadino. “Per fare un esempio, in Liguria salta la giunta, tutti dicono cambierà il vento e rinvince il centrodestra. Quindi io dico alla mia parte politica: non pensiamo a queste cose, pensiamo a lavorare bene”.
Intanto Sala prende tempo per il successore del dimissionario Tancredi
Le deleghe all’Urbanistica sono state date “temporaneamente” alla vicesindaca Anna Scavuzzo, in attesa di trovare la figura giusta. “Non voglio prendere una decisione con un’urgenza che può portarci anche a fare riflessioni sbagliate”, ha spiegato il sindaco. “Non mi spingerei a dire che decidiamo in settimana, fra due settimane, voglio fare la scelta giusta e con calma”, rimarca Sala che rivendica la scelta di andare avanti.
I papabili
La scelta del nuovo assessore potrebbe cadere su un tecnico esperto della materia, non su un politico, e si sono fatti i nomi di urbanisti come Elena Granata o Gabriele Pasqui, entrambi docenti del Politecnico. Parole di stima e di ringraziamento sono arrivate dal primo cittadino per l’ex assessore Giancarlo Tancredi, che ora si dovrà difendere dalle accuse: “Lo ringrazio, ha fatto un grande lavoro. lo credo molto nella sua onestà e mi spiace per come sia finita, guardiamo avanti”.
Tutti davanti al Gip
Intanto mercoledì saranno interrogati dal Gip Mattia Fiorentini i sei indagati per i quali la procura ha chiesto gli arresti: gli architetti Giuseppe Marinoni e Alessandro Scandurra; l’ex assessore Tancredi e gli imprenditori Manfredi Catella, Federico Pella e Andrea Bezziccheri. Per loro le accuse, a vario titolo, sono corruzione, falso, abuso edilizio, lottizzazione edilizia, induzione indebita. AN. SPA.