La condanna del piano israeliano da parte di Giorgia Meloni arriva, ma in ritardo. Così la presidente del Consiglio finisce sotto accusa: non solo per la tempistica, ma soprattutto perché alle timide condanne nei confronti del governo di Benjamin Netanyahu per quanto avviene a Gaza non seguono poi fatti concreti. La prima ad attaccare è la segretaria del Pd, Elly Schlein, secondo cui “Meloni oggi ha rotto tardivamente il suo silenzio sull’occupazione di Gaza con parole che sembrano quelle di una opinionista”.
Gaza, Schlein all’attacco di Meloni
La segretaria dem spiega: “Che la situazione sia drammatica a Gaza non serviva lei per dirlo. Quello che non dice invece è quello che ci si aspetta dalla presidente del Consiglio: quali azioni immediate e concrete intende intraprendere il governo italiano per fermare Netanyahu e il suo piano criminale, che sta procedendo alla piena occupazione di Gaza dopo aver già massacrato 60mila palestinesi”.
Schlein si pone quindi alcune domande: “L’Italia interromperà gli accordi di cooperazione con il governo israeliano che viola il diritto internazionale? È arrivata o no l’ora delle sanzioni per Netanyahu e i suoi ministri che festeggiano l’occupazione come la fine della prospettiva di due popoli e due Stati? E l’Italia, come hanno fatto tanti altri Paesi europei riconoscerà subito lo Stato di Palestina?”.
Le opposizioni contro la presidente del Consiglio
All’attacco va anche il Movimento 5 Stelle, con il senatore Ettore Licheri: “L’immobilismo e i tentennamenti della comunità internazionale di fronte al piano ‘definitivo’ ideato dal governo criminale di Netanyahu è insopportabile. E le parole di oggi pomeriggio della Meloni, arrivate con 24 indegne ore di ritardo, fanno cadere le braccia: pure oggi la premier italiana esprime forte preoccupazione di fronte alle azioni del governo israeliano, ma mai mezza parola di condanna. Neppure di fronte alla decisione di invadere Gaza City e di spaccare in due la Cisgiordania vediamo a un sussulto di dignità dal governo italiano”.
Per Angelo Bonelli, deputato di Avs, quella di Meloni è “l’ennesima dichiarazione” che “getta discredito e vergogna sull’Italia. Non un cenno, non una parola sulla pulizia etnica portata avanti dal governo fascista di Netanyahu. Solo vuote dichiarazioni, mentre Israele uccide bambini, donne e civili inermi e rade al suolo ospedali e infrastrutture essenziali a Gaza”. Secondo Bonelli, Meloni “dovrebbe avere il coraggio di applicare sanzioni, revocare l’accordo di cooperazione militare con Israele e riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, ma non lo fa. Davanti a una tragedia umanitaria che ogni giorno si aggrava, il Governo italiano sceglie ancora inazione e silenzio”.