Trichet, ex capo della Bce, avvisa gli europei: “Solo un’Europa federale può affrontare le sfide globali”

Trichet, l'ex capo della Bce, avvisa gli europei: “Solo un’Europa federale può affrontare le sfide globali”

Trichet, ex capo della Bce, avvisa gli europei: “Solo un’Europa federale può affrontare le sfide globali”

L’Europa deve accelerare sul progetto federale se vuole restare protagonista nello scenario internazionale. A dirlo è Jean-Claude Trichet, ex presidente della Banca centrale europea, che in un’intervista a La Repubblica lancia un appello alla classe dirigente del Vecchio Continente: “Il mondo è cambiato da quando il presidente degli Stati Uniti ha deciso di imporre la sua legge del più forte. L’unico modo per noi europei di reagire è promuovere l’attuazione del progetto federale, e non possiamo essere pessimisti su quest’obiettivo”.

Un messaggio che si inserisce nel dibattito avviato dal rapporto Draghi sul futuro dell’Unione. “Condivido le sue conclusioni – ha spiegato Trichet – e ritengo che l’Europa debba procedere con decisione nel processo di integrazione”.

L’urgenza di una federazione politica

Per l’ex banchiere centrale, la pressione geopolitica è ormai evidente: “Abbiamo un aggressivo autocrate russo e un presidente americano che vuole abbandonarci al nostro destino. Eppure, proprio da queste due forze negative potrà nascere la determinazione dell’Europa a realizzare gradualmente il suo progetto a lungo termine: una vera federazione politica. Ci riusciremo”.

Trichet sottolinea come l’Unione europea resti un “nano finanziario” rispetto a Stati Uniti e Cina, e che solo completando l’unione dei mercati bancari e dei capitali sarà possibile colmare il divario. Ma la sfida riguarda anche altri settori strategici: “Occorre un mercato unico per le piattaforme digitali, le telecomunicazioni, l’industria degli armamenti, l’energia e altri comparti. Solo con una vera unione si potranno finanziare gli investimenti che non possono più attendere”.

Oltre il mercato unico: la diplomazia e la difesa

Secondo Trichet, la forza degli Stati Uniti non risiede soltanto nella dimensione economica, ma soprattutto nella presenza di istituzioni comuni: “Il mercato unico non basta. Lo abbiamo visto nei negoziati commerciali: il partner americano beneficia della sua diplomazia unica, della difesa unica, dell’esecutivo unico. In tutti i negoziati, il nostro soffitto di cristallo è che non siamo ancora diventati una federazione completa”.

Una lacuna che si riflette sul ruolo internazionale dell’Europa: “Siamo trascurati dagli Stati Uniti nei negoziati commerciali, esclusi dai colloqui sull’Ucraina e quasi assenti in Medio Oriente. Una situazione che non può durare in eterno”.