Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per introdurre e applicare pienamente la pena di morte a Washington D.C. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa dallo Studio Ovale, dove Trump ha ribadito la sua linea dura contro la criminalità nella capitale.
“Avete capito? Pena di morte a Washington. Se uccidi qualcuno, o se uccidi un agente di polizia, un agente delle forze dell’ordine, c’è la pena di morte”, ha dichiarato il presidente. “Non possiamo permettere che accadano omicidi. Magari la gente viene dall’Iowa per vedere il Lincoln Memorial e finisce per essere uccisa. Non succederà più. E se succede, c’è la pena di morte per chi l’ha fatto. E con questo l’ordine esecutivo entra in vigore”.
Trump firma ordine esecutivo per applicare la pena di morte a Washington D.C.
In realtà, come precisato dal Segretario dello Staff della Casa Bianca Will Scharf, si tratta di un memorandum presidenziale indirizzato al Procuratore Generale Pam Bondi e al Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia Jeanine Pirro. Il documento ordina ai due magistrati di “applicare pienamente la pena di morte qui a Washington, D.C., laddove le prove e i fatti del caso indicano che dovrebbe essere applicata”.
Accanto a Trump nello Studio Ovale, Bondi ha sottolineato che la misura non riguarda soltanto la capitale: “Non solo chiediamo la pena di morte a Washington D.C., ma in tutto il Paese”.
La decisione di Trump riaccende il dibattito sulla pena capitale negli Stati Uniti, tema da sempre al centro di divisioni politiche e giudiziarie. A Washington D.C., in particolare, la pena di morte non è attualmente in vigore, ma l’ordine presidenziale rappresenta un chiaro segnale politico di tolleranza zero nei confronti della criminalità.