Il giorno di Netanyahu all’assemblea dell’Onu: quaranta minuti di bugie davanti a un’aula semi-deserta

Netanyahu all'Onu nega il genocidio; nega l'uccisione in massa dei Gazawi; nega l'uso della fame come arma, e aggiunge che non nascerà mai uno stato di Palestina"

Il giorno di Netanyahu all’assemblea dell’Onu: quaranta minuti di bugie davanti a un’aula semi-deserta

Quaranta minuti di discorso davanti a una sala semi-vuota, a testimonianza dell’isolamento internazionale di Israele. È stata la cornice del discorso tenuto venerdì dal primo ministro di Tel Aviv, Benjamin Netanyahu all’Assemblea Generale Onu. Un intervento preceduto dai fischi e dall’abbandono dell’aula plenaria da parte della maggioranza dei delegati.

Dal podio, Netanyahu ha fatto il suo solito (quanto solitario) show, ripetendo le bugie che va dicendo da oltre due anni. Dopo aver elencato i successi di Israele contro l’Iran, gli Houthi in Yemen, in Siria – tutte nazioni che Israele ha bombardato nel recente passato, senza dimenticare il Qatar -, la pace secondo lui a un passo col Libano, ha affrontato l’argomento Stato di Palestina.

“Mai uno stato di Palestina”

“Dobbiamo proseguire la nostra azione contro Hamas” dice il premier rivolgendosi alla comunità internazionale e attaccando anche l’Autorità palestinese che dice “è corrotta alla radice”. “Riconoscere la Palestina incoraggia i terroristi”, ha avvertito. Secondo il leader israeliano i “Palestinesi non credono in soluzione a due Stati e non vogliono questa soluzione”. Uno Stato palestinese vicino a Gerusalemme dopo il 7 ottobre sarebbe come “dare uno Stato ad al Qaida a un chilometro da New York dopo l’11 settembre”. “Questo è completamente folle. Non lo accetteremo mai”, ha aggiunto.

Le bugie di Netanyahu sul cibo

“Israele è accusato di aver deliberatamente affamato la popolazione di Gaza, mentre Israele sta deliberatamente nutrendo la popolazione di Gaza”, ha aggiunto Netanyahu, prima di accusare Hamas di rubare gli aiuti e di rivenderli a prezzi altissimi. E, cifre (sue) alla mano, ha dichiarato che dall’inizio del conflitto a Gaza sono state portate due milioni di tonnellate di aiuti, una tonnellata per ogni abitante di Gaza…

“Tutte bugie antisemite”

E circa l’accusa di genocidio (certificata da una commissione Onu), il premier scandisce: “è infondata”, così come le critiche a Israele su Gaza sono “bugie antisemite”. Netanyahu ha inoltre negato di star obbligando ai palestinesi di lasciare Gaza: “Per caso i nazisti chiedevano gentilmente agli ebrei di andarsene? – ha chiesto – Quale Paese che commette un genocidio implorerebbe i civili che presumibilmente sta prendendo di mira di togliersi di mezzo? Noi stiamo cercando di farli uscire e Hamas sta cercando di tenerli dentro” la Striscia.

Infine ha aggiunto che l’esercito israeliano sta osservando regole di ingaggio molto stringenti per non colpire civili, cosa riconosciuta da esperti militari, e che il rapporto tra civili uccisi è molto basso rispetto a guerre recenti come quella in Afghanistan. Le solite, inumane, bugie, insomma.