I dazi presentano il conto: crolla l’export verso gli Usa

Tracollo dell'export italiano ad agosto: i dazi presentano il conto e lo pagano le aziende. Impennata dell'import dagli Usa.

I dazi presentano il conto: crolla l’export verso gli Usa

La decisione dell’Ue e dell’Italia di piegarsi a Donald Trump sui dazi inizia a presentare il conto. Neanche il tempo di far entrare in vigore l’accordo tra Bruxelles e Washington, che le esportazioni italiane ad agosto crollano. Soprattutto quelle verso gli Stati Uniti, dai quali invece aumentano e nettamente le importazioni. In Italia l’export verso i Paesi extra-Ue si è ridotto su base mensile dell’8,1%, un dato in parte legato anche alle vendite molto positive di luglio nella cantieristica navale (ma anche senza questa flessione la riduzione è del 6%).

Su base mensile pesano le minori vendite di beni strumentali (macchinari e impianti industriali) e dei beni di consumo non durevoli. Su base annua, invece, la flessione riguarda soprattutto i beni di consumo e i beni strumentali, per un calo totale del 7,7%. Oltre metà della contrazione deriva dalle minori vendite verso gli Stati Uniti. Ed è facile capire il perché, con l’entrata in vigore dei dazi al 15%. Anche se va tenuto in considerazione pure l’anticipo delle vendite (proprio per aggirare i dazi) che ha portato a dati molto positivi nei due mesi precedenti.

Tracollo dell’export: pesano i dazi Usa

Ad agosto la riduzione riguarda quasi tutti i partner, a partire dalla Turchia (-26,1%) ma soprattutto dagli Usa (-21,2%, con un peso ben maggiore). Cali non compensati dagli aumenti verso Regno Unito (4,9%) e Svizzera (4,7%). Il dato di agosto, sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, rappresenta un “tracollo”, con l’accordo dei dazi che ha “determinato una caduta a dir poco inquietante delle nostre esportazioni: la politica arrogante di Trump, purtroppo per niente contrastata dall’Ue, che ha preferito assecondare i suoi diktat non rispondendo alla guerra commerciale, ha creato molti più danni del previsto”.

Intanto, inoltre, a crollare è anche l’import dai Paesi extra-Ue, con il -7,1% su base mensile. Mentre le importazioni dagli Usa salgono addirittura del 68,5%, con conseguenza finale un saldo commerciale positivo di soli 1,8 miliardi invece dei 2,8 dell’anno scorso. Per Dona “una vittoria di Trump su tutta la linea”. E la guerra commerciale di Trump è tutt’altro che finita, con le nuove tariffe su farmaci, mobili e camion annunciate negli scorsi giorni. A cui si aggiunge l’ultima scure: dazi al 100% su tutti i film prodotti all’estero.