Lo sciopero generale di domani si farà, nonostante la valutazione della Commissione di garanzia. E allora il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, cerca un nuovo modo per rendere più difficile mobilitarsi per cittadini e sindacati. Salvini, infatti, è pronto a proporre in Consiglio dei ministri un inasprimento delle multe per chi non rispetta le regole in materia di scioperi.
Salvini presenterà questa sera un’informativa sugli scioperi nel settore trasporti e l’indicazione, soprattutto dopo l’intervento della Commissione di garanzia in merito allo sciopero dopo l’abbordaggio israeliano alla Flotilla, è quella di proporre una revisione della normativa.
La stretta di Salvini sugli scioperi
L’idea di Salvini è di intervenire in particolare sulle sanzioni previste per chi sciopera senza rispettare le regole. Sanzioni attualmente previste tra i 2.500 e i 50mila euro. Nella nota si legge che “in questa fase delicata Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole”.
La questione nasce dallo sciopero proclamato da Cgil e Usb per la vicenda Flotilla nella giornata di venerdì 3 ottobre. Per la Commissione di garanzia lo sciopero è “illegittimo”. Immediata la replica del segretario della Cgil, Maurizio Landini, affidata a RaiNews24: “Il nostro sciopero è pienamente legittimo perché noi l’abbiamo fatto rispettando la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c’è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso”.
Landini ha annunciato la decisione di impugnare la delibera della Commissione “e se questa dovesse comportare verso l’organizzazione sindacale delle sanzioni siamo pronti a impugnare anche quelle, non si stanno rispettando le nostre norme costituzionali”. Per Landini, non sono stati tutelati “nostri connazionali arrestati in acque libere” da Israele.
Lo sciopero generale è quindi stato confermato dalle organizzazioni sindacali, che presenteranno il ricorso contro la delibera al giudice del lavoro. L’esame non sarà immediato e richiederà alcuni giorni. In ogni caso, di fronte a questa situazione, non potranno esserci sanzioni o multe per i lavoratori che aderiranno alla mobilitazione. In assenza di precettazione, la sanzione si applica solamente alle organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero e comunque non può superare i 50mila euro.