Francia, Sébastien Lecornu presenta il suo governo: continuità con Macron ma restano le tensioni nella maggioranza

Francia, il nuovo premier svela una squadra di volti già noti, ma la stabilità del governo è messa in dubbio dalle prime critiche interne

Francia, Sébastien Lecornu presenta il suo governo: continuità con Macron ma restano le tensioni nella maggioranza

Dopo settimane di incertezza, il premier francese Sébastien Lecornu ha annunciato la composizione del suo nuovo governo, ponendo fine alla fase di stallo seguita alla caduta di François Bayrou. La squadra, presentata domenica, segna la quinta formazione dell’esecutivo francese in meno di due anni e riflette una linea di continuità con la presidenza Macron, più che una rottura con il passato.

Il nuovo governo riunisce infatti molti dei volti già noti dell’era macroniana. Al ministero dell’Economia e delle Finanze va Roland Lescure, ex ministro dell’Industria e stretto alleato del presidente Emmanuel Macron, che dovrà gestire le complesse trattative sul bilancio del prossimo anno. A sorpresa torna sulla scena anche Bruno Le Maire, già ministro dell’Economia fino al 2024, ora nominato al dicastero delle Forze armate, incarico che fino a poche settimane fa apparteneva proprio a Lecornu.

Diversi membri chiave della precedente compagine restano al loro posto: Elisabeth Borne all’Istruzione, Manuel Valls ai Territori d’Oltremare, Jean-Noël Barrot agli Esteri, Gérald Darmanin alla Giustizia e Amélie de Montchalin al Bilancio. Confermati anche Bruno Retailleau all’Interno, Annie Genevard all’Agricoltura e Rachida Dati alla Cultura.

Francia, Sébastien Lecornu presenta il suo governo: continuità con Macron ma restano le tensioni nella maggioranza

Nonostante la scelta di mantenere un equilibrio tra il partito presidenziale Renaissance e gli alleati di Les Républicains, le prime tensioni non si sono fatte attendere. Retailleau, leader della destra conservatrice, ha espresso insoddisfazione per la distribuzione delle cariche, che assegna solo quattro ministeri ai Républicains contro dodici al partito di Macron. “La composizione del governo non riflette la rottura promessa”, ha scritto su X, annunciando una riunione d’urgenza del comitato strategico del suo partito.

Lecornu, 39 anni, considerato uno degli uomini di fiducia di Macron, si trova così di fronte a una sfida politica complessa: mantenere la coesione di una maggioranza fragile e portare avanti un bilancio già oggetto di tensioni con l’opposizione. Il premier ha promesso di non ricorrere agli strumenti costituzionali che permettono di approvare leggi senza il voto del Parlamento e si è detto aperto a un dialogo con le forze socialiste su alcune misure di spesa pubblica.

Tuttavia, la ricerca di compromessi rischia di indebolire la posizione del governo a destra, dove crescono i malumori. Retailleau ha già avvertito che la partecipazione dei Républicains all’esecutivo “non è scontata” senza garanzie sulle politiche economiche e migratorie.

La presentazione del bilancio, attesa entro la fine del mese, sarà il primo banco di prova per il governo Lecornu, chiamato a dimostrare che la promessa di continuità con Macron può trasformarsi in una reale capacità di mediazione in una Francia segnata da inflazione, debito pubblico elevato e crescente insoddisfazione politica.