Mentre in Italia intorno alla Manovra infuria la polemica sull’impatto, praticamente quasi nullo, sugli stipendi dei ceti medio-bassi che le varie misure fiscali messe in cantiere dal governo, dal taglio dell’Irpef alla detassazione degli aumenti salariali legati al rinnovo dei contratti, avranno, arriva l’Ocse a certificare che la crescita del reddito reale delle famiglie per abitante in Italia ha conosciuto un “rallentamento”, passando ”dallo 0,8% del primo trimestre allo 0,3% del secondo trimestre” 2025, in particolare, ”a causa di un calo della remunerazione dei lavoratori dipendenti”.
Italia tra i Paesi Ocse in cui il reddito reale delle famiglie è rallentato
Sempre secondo l’organismo internazionale con sede a Parigi, rallenta nel nostro Paese anche la crescita del Pil reale per abitante, passato dallo “0,4% del primo trimestre allo 0% del secondo trimestre”. Il reddito e il Pil pro capite invece accelerano in media nell’area Ocse. Nel secondo trimestre il reddito pro capite nell’area è aumentato dello 0,4%, dopo lo 0,1% del primo trimestre ed è stato favorito dall’aumento del Pil reale pro capite, che è stato ancora più rapido, passando da +0,1% a +0,5%. Tra i 19 paesi per i quali sono disponibili dati del reddito pro capite, 12 hanno registrato una crescita maggiore rispetto al trimestre precedente, mentre 7 hanno registrato un rallentamento. Tra questi ultimi c’è appunto l’Italia.
Sale invece in Germania e in Francia
Tra gli altri Paesi del G7 la crescita del reddito è rimbalzata allo 0,3% in Germania e Regno Unito. In Germania, la ripresa è stata trainata principalmente dall’aumento delle prestazioni sociali statali e dalla riduzione dei contributi sociali versati. In Francia, la crescita del reddito reale pro capite delle famiglie è accelerata dallo 0,0% del primo trimestre allo 0,3% del secondo trimestre.
La crescita del reddito reale pro capite delle famiglie è aumentata, sebbene in misura più modesta, anche negli Stati Uniti e in Canada. Tra gli altri paesi Ocse, è la Polonia che registra la crescita più forte del reddito familiare reale pro capite: nel secondo trimestre ha raggiunto il 3,1%, sostenuta dal calo dell’inflazione e dall’aumento delle prestazioni sociali e del reddito netto da proprietà, mentre anche il Pil reale pro capite è aumentato (+0,9%).