La libertà di stampa non è messa a rischio solo dalle querele temerarie. Ma anche dai paletti posti dalle amministrazioni pubbliche all’accesso agli atti. Documenti che invece dovrebbero essere conoscibili a tutti, soprattutto quando riguardano l’utilizzi dei fondi pubblici. Come ha stabilito lunedì scorso una sentenza del Tar della Lombardia, che ha condannato il Comune di Milano a fornire al direttore del periodico Altraeconomia, Duccio Facchini, documenti e mail riguardanti gli extra-costi delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 per la realizzazione dell’Arena Pala Italia a Santa Giulia e del Villaggio olimpico a Scalo Romana.
Per due volte il Comune di Milano ha negato i documenti
Opere in teoria costruite dai privati, ma che hanno beneficiato di oltre 80 milioni di finanziamenti pubblici. A marzo e giugno 2025 Facchini aveva chiesto, con istanza di accesso civico, di visionare il documento riguardante “l’incremento dei costi sostenuti” da EVD Milan srl e dal Gruppo Coima di Manfredi Catella ma per due volte gli era stato detto no.
Palazzo Marino si era infatti rifiutato di rispondere all’accesso civico, sostenendo che le informazioni sugli extra-costi non fossero notizie da divulgare, perché “avrebbero potuto mettere in pericolo lo svolgimento stesso dei giochi”, poi perché coperte dal segreto della corrispondenza.
I giudici del Tar smontano le tesi di Palazzo Marino
Argomenti che i giudici hanno dichiarato inconsistenti, ordinando la diffusione di atti e mail. Per il Tar avrebbe potuto avere senso negare gli atti relativi alle “risorse private investite dai soggetti responsabili per la realizzazione e messa a disposizione degli impianti” ma non con riguardo a risorse per la cui “copertura” sono stati “stanziati fondi pubblici”. Infine, i giudici, hanno stabilito che in questi casi non sussiste il principio della “segretezza della corrispondenza” fra Palazzo Marino, i suoi funzionari e quelle di Coima ed EVD Milan.
Resta da capire perché Palazzo Marino ha tentato in tutti i modi di impedire che divenissero pubblici atti che riguardano l’utilizzo di fondi pubblici versati ai privati. Quando Altraeconomia renderà noti i documenti saranno in molti a leggerli con grande attenzione.