Influenza 2025: trend precoce e perché è importante vaccinarsi ora

Con l’influenza 2025 in rapido aumento, scoprire perché vaccinarsi a novembre è fondamentale: dati, categorie a rischio e consigli pratici

Influenza 2025: trend precoce e perché è importante vaccinarsi ora

Come ogni inverno che si rispetti, arriva anche la stagione influenzale che per questo 2025‑2026 è partita con un’impressionante veemenza. A oggi già 1,7 milioni di italiani sono stati colpiti, secondo gli ultimi dati RespiVirNet. I casi stanno crescendo più velocemente rispetto alle ultime annate, e questo aspetto sta allarmando non poco gli esperti perché il rischio, a dir poco concreto, è che un’ondata intensa possa mettere sotto pressione il fragile sistema sanitario nazionale. Proprio per questo e per proteggere le persone più a rischio, vaccinarsi adesso non è solo una buona idea ma è uno strumento fondamentale di prevenzione.

Ma cosa sta succedendo con questa ondata influenzale? Chi dovrebbe vaccinarsi subito? E come si sta sviluppando la campagna vaccinale in Italia?

Trend precoce dell’influenza: cosa dicono i numeri?

  1. Un inizio “alla grande”: Secondo il rapporto RespiVirNet, nella settimana dal 3 al 9 novembre si sono stimati 435.000 nuovi casi di infezioni respiratorie acute. Sebbene l’intensità complessiva sia ancora classificata come “bassa o al livello basale” su gran parte del territorio, il ritmo di crescita è rilevante.
  2. Popolazioni più colpite: come accade spesso, la fascia d’età 0‑4 anni è quella con l’incidenza più alta (circa 23 casi per 1.000 assistiti), evidenziando quanto i bambini restino un punto vulnerabile.
  3. Proiezioni preoccupanti: gli esperti avvertono che, se le condizioni meteorologiche (raffreddamento improvviso, umidità) e sociali (festività, ripresa delle scuole) favoriranno la trasmissione, il picco potrebbe arrivare verso la fine dell’anno.
  4. Un precedente pesante: la stagione influenzale precedente è stata record: secondo l’ISS, in Italia si sono registrati oltre 16 milioni di casi.

Perché è importante vaccinarsi subito e perché viene sconsigliato attendere?

1) La vaccinazione anticipata serve a garantire una protezione attiva: secondo gli esperti, vaccinarsi entro questo mese di novembre è un comportamento strategico perché gli anticorpi iniziano a proteggere dopo circa due settimane dall’iniezione. Questo significa che se si aspetta troppo tempo per immunizzarsi, allora si rischia di farsi trovare “scoperti” proprio nel momento in cui l’influenza impatterà con maggiore forza.

2) Categorie a rischio: il Ministero della Salute raccomanda fortemente il vaccino per:

  • anziani (≥ 60 o 65 anni, a seconda delle raccomandazioni)
  • bambini dai 6 mesi ai 6 anni
  • donne in gravidanza
  • persone con patologie croniche
  • operatori sanitari e persone in contatto con categorie fragili

3) I vaccini sono sicuri e aggiornati: l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato 11 vaccini antinfluenzali per la stagione 2025‑2026, comprese formulazioni per anziani e soggetti con maggior rischio. La sicurezza del vaccino è costantemente monitorata grazie al Sistema Nazionale di Farmacovigilanza.

4) Adeguata copertura vaccinale non ancora raggiunta
Secondo dati del Ministero della Salute aggiornati al 29 agosto 2025, la copertura generale è ancora bassa: circa il 19,6% della popolazione si è vaccinata contro l’influenza. Tra gli anziani (> 65 anni), la copertura è intorno al 52,5%. Questo lascia un ampio margine di vulnerabilità, soprattutto per le categorie più a rischio.

Ecco tutto quello che si può e che si dovrebbe fare

  • Prenota subito il vaccino: se fai parte delle categorie raccomandate (anziani, bambini, cronici, operatori sanitari), informati presso il tuo medico di base, l’ASL o le farmacie che effettuano la vaccinazione antinfluenzale.
  • Rispetta le misure di igiene: lavarsi spesso le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce, evitare luoghi affollati se possibile sono azioni sempre utili.
  • Attenzione ai sintomi: febbre, dolori muscolari, tosse secca e stanchezza possono essere segni d’influenza. Se appartieni a una categoria fragile, tieni contatti stretti con il medico.
  • Considera antivirali: per le persone a rischio, i medici possono prescrivere farmaci antivirali in caso di sintomi gravi o in setting di outbreak, ma la prevenzione rimane il primo scudo.
  • Informati sui vaccini nella tua zona: le campagne regionali possono variare: alcune ASL offrono il vaccino gratuitamente, altre possono avere modalità differenti.