Perdere 24 punti di gradimento in 6 anni ed essere tranquillo, perché “tra i votanti il mio consenso è al 55%”. È la posizione del sindaco di Milano Beppe Sala, che ieri ha risposto così ai dati svelati dalla ricerca del sociologo dell’Università Statale, Paolo Natale, secondo i quali il consenso per il primo cittadino è precipitato dal 65% del 2019 al 41% di oggi. Nel solo 2025 Sala ha perso 7 punti percentuali.
Per Sala è tutta colpa delle inchieste
“Dopo nove anni e mezzo è chiaro che non è facile essere sempre al top del consenso”, detto il sindaco, “Inoltre credo che comunque abbiano anche un po’ inciso tutte le indagini” relative all’urbanistica.
Tuttavia, a guardare i numeri, ci sarebbe ben poco da consolarsi: alle amministrative del 2021, votò il 47,2% degli aventi diritto (circa 430mila persone) e Sala raccolse col Pd e la sua lista, circa il 40%, ovvero 193mila voti. Cioè il 40% del 40% degli aventi diritto, su un elettorato attivo di oltre un milione di elettori… Dati che non dovrebbero tranquillizzare né lui, né il Pd milanese, in vista del prossimo turno elettorale.
Continua il corteggiamento con Calenda
A questo proposito, anche ieri è continuato il corteggiamento tra il primo cittadino e Carlo Calenda, nonostante qualche frizione in vista del rimpasto di giunta. “Calenda ha questa vis polemica, ma devo dire che io in realtà lo apprezzo molto e ammiro anche il suo coraggio, la sua volontà, la sua dedizione alla causa”, ha commentato Sala, “i rapporti tra me e lui continuano ad essere molto buoni e io vorrei continuassero ad essere molto buoni tra la nostra coalizione e Azione”.
Il ritorno dell’ex assessore Tancredi a Palazzo Marino
Ma ieri è stato anche il giorno del ritorno in servizio a palazzo Marino dell’ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, indagato nelle inchieste sull’Urbanistica e rientrato dopo che la Cassazione ha annullato le misure interdittive. Da ieri l’ex assessore è un dirigente della direzione Cultura, con gran gioia di Sala.
“È un segnale di responsabilità e di gratitudine verso Tancredi”, ha detto il sindaco, “che ha fatto da tanti tanti anni il suo dovere per il Comune. Io rispetto Tancredi, mi sento anche responsabile nella misura in cui l’ho convinto io a fare l’assessore. Non è che fosse in principio così felice perché aveva il suo ruolo consolidato, quindi ha fatto anche un sacrificio”. “Adesso mi sembrava assolutamente doveroso ridargli legittimamente uno stipendio, un lavoro. Immagino cosa è stato per lui stare a casa senza far nulla, per mesi”, ha concluso.