Ricuciti i rapporti con gli Stati Uniti di Donald Trump, il vero nemico per Vladimir Putin è l’Europa. Il presidente russo paragona gli europei a dei “porcellini” e li avverte, minacciando di essere pronto a prendersi sul campo i territori ucraini nel caso in cui rendano impossibili i negoziati per la pace a Kiev.
Putin ha paragonato gli europei a dei “porcellini”, colpevoli anche di essersi adeguati alla precedente amministrazione Usa guidata da Joe Biden, convinta che Mosca sarebbe crollata. Il presidente russo accusa l’Occidente di aver iniziato le operazioni militari in Ucraina per provocare un crollo di Mosca: “Tutti credevano che in un breve periodo di tempo avrebbero distrutto e fatto crollare la Russia”, afferma.
La doppia minaccia di Putin all’Ue e all’Ucraina
Ma Putin non si limita a provocare I leader europei. Il presidente russo afferma infatti che se l’Ucraina e i suoi alleati “rifiuteranno di impegnarsi in discussioni concrete” per le trattative di pace, allora il Cremlino conquisterà “coi mezzi militari” i territori ucraini che ritiene suoi.
“Se il nemico e i suoi sponsor occidentali rifiutano di impegnarsi in colloqui concreti, la Russia otterrà con mezzi militari la liberazione delle sue terre storiche”, dice Putin. Che dimostra subito che sta facendo sul serio: la Russia ha infatti aumentato la concentrazione delle sue truppe a 710mila unità per poter condurre un’operazione offensiva contro l’Ucraina.
E intanto è il premier ungherese, Viktor Orban, a riportare un’altra minaccia del presidente russo. Putin, secondo Orban, avrebbe detto che l’eventuale uso degli asset russi congelati porterebbe a una risposta dura e con la forza della Russia.
“La risposta della Russia – dice Orban – è stata che la reazione dei russi è stata chiara: risponderanno con forza, ma allo stesso tempo terranno conto di chi voterà e come al vertice dell’Ue”. E l’Ungheria è contraria all’uso degli asset russi, ritenendo che un’azione di questo genere porterebbe a una escalation.