“La sicurezza è solo uno slogan”: i sindacati di polizia contro il governo Meloni

I sindacati di polizia accusano il governo di fare propaganda: "La sicurezza è solo uno slogan", dicono le sigle.

“La sicurezza è solo uno slogan”: i sindacati di polizia contro il governo Meloni

La sicurezza per il governo è solo uno slogan. A dirlo sono i sindacati di polizia Sap, Coisp-Mosap, Fsp, Silp-Cgil, in un messaggio rivolto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “La Legge di Bilancio, attualmente in discussione in Senato, certifica una verità che denunciamo da tempo: per il governo la sicurezza è uno slogan adatto ai discorsi pubblici ma non è una priorità quando si tratta di mettere in campo risorse concrete”, denunciano le sigle.

“A fronte di proclami e attestazioni di stima, il testo della Manovra continua a lasciare la polizia e l’intero Comparto Sicurezza e Difesa senza tutele adeguate e senza risposte concrete”, affermano nella lettera i rappresentanti dei sindacati di polizia, Stefano Paoloni, Domenico Pianese, Valter Mazzetti e Pietro Colapietro.

La lettera dei sindacati di polizia a Meloni

“È inaccettabile – continua la lettera – che resti sul tavolo l’ipotesi di un innalzamento dell’età pensionabile per chi ha trascorso una vita professionale tra rischi, stress operativo e responsabilità enormi; si pretende di allungare ulteriormente la carriera dei poliziotti senza alcun confronto con i sindacati e senza tenere conto delle specificità del servizio, mettendo a rischio l’efficienza del sistema e la salute di chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini”.

Per i sindacati è “ancora più grave lo stanziamento simbolico di appena 20 milioni di euro per la previdenza dedicata, una cifra che ignora deliberatamente circa 430mila donne e uomini del Comparto e che condanna molti di loro a pensioni indegne dopo una vita spesa al servizio dello Stato. A questo si aggiunge l’assenza totale di risorse per pagare le centinaia di migliaia di ore di straordinario accumulate negli ultimi due anni con compensi che restano mortificanti: 6,70 euro netti l’ora”.

I sindacati parlano di un “quadro desolante che dimostra una distanza ormai evidente tra le parole e i fatti. Senza un intervento immediato e concreto questa mancanza di attenzione non potrà che portare alla mobilitazione generale degli operatori. Alla politica chiediamo coerenza: chi dice di stare dalla parte delle Forze dell’ordine lo dimostri con atti concreti e non con dichiarazioni di circostanza”.

Sul caso della lettera inviata dai sindacati di polizia interviene Francesco Silvestri, deputato del Movimento 5 Stelle, sostenendo che questa missiva “svela tutta l’indecente ipocrisia” del governo. Un esecutivo che “spende decine di miliardi in armi per fare favori alle industrie belliche, ma non mette nulla per la sicurezza dei cittadini e per chi ha il compito di proteggerli”.