Assoluzione definitiva per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso Open Arms. I fatti risalgono all’agosto del 2019, quando fu vietato per alcuni giorni lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave dell’ong spagnola al largo delle coste italiane.
I giudici della quinta sezione collegiale della Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato dalla procura di Palermo contro la sentenza dello scorso anno, con cui i giudici avevano fatto cadere l’impianto accusatorio. Il vicepresidente del Consiglio, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, ha subito commentato sostenendo che “difendere i confini non è reato”.
Assoluzione definitiva per Salvini sul caso Open Arms, esulta anche Meloni
Immediato il commento anche della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che definisce l’assoluzione come una “buona notizia”, sottolineando che la decisione dei giudici “conferma un principio semplice e fondamentale: un ministro che difende i confini dell’Italia non commette un reato, ma svolge il proprio dovere”.
A commentare anche il premier ungherese Viktor Orban: “Il mio caro amico patriota Matteo Salvini è stato oggetto di una caccia alle streghe politica per cinque anni”. Invece il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, parla di una “decisione politica”, spiegando che “neanche oggi si è fatta giustizia”.