La sforbiciata fiscale annunciata da Renzi, di 50 miliardi in cinque anni, rischia di produrre parecchi effetti collaterali. Sin da subito. Perché la manovra prevista dalla legge di Stabilità per il 2016 sta crescendo dai 20 miliardi finora previsti a oltre 25 miliardi. Il taglio della tassa sulla prima casa prevede costi per 3,8 miliardi, a cui va aggiunto anche 1 miliardo per eliminare, come promesso da Renzi, l’Imu agricola e la famigerata l’Imu che si paga per i macchinari “incardinati” dentro i capannoni. Ci sono, poi, da trovare 12,8 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva di 2 punti a partire dal 1° gennaio 2016, altri 3,3 miliardi a garanzia del taglio di agevolazioni e detrazioni fiscali. Ma ancora soldi per reindicizzazione pensioni e contratti nel pubblico impiego.
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