Ora anche Sergio Mattarella interviene in quello che è l’ultimo braccio di ferro sul futuro dei nostri marò. “L’Italia è un paese pronto a proteggere i propri cittadini e che intende continuare a battersi con determinazione per la liberazione dei due marò”, ha detto il presidente della Repubblica. Insomma, dopo che Nuova Delhi ha deciso di dare battaglia nell’udienza del 10 agosto al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos) di Amburgo, quando sarà esaminata la richiesta italiana di misure cautelari a favore di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, la politica italiana (e in particolar modo il governo) ha avuto un sussulto. E si è schierata al fianco dei due fucilieri di Marina accusati di aver ucciso due pescatori keralesi nel febbraio 2012 mentre erano in servizio antipirateria a bordo della petroliera Enrica Lexie.
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