Fu una delle barriere più forti nei terribili anni di piombo. Renato Zangheri, sindaco di Bologna dal 1970 al 1983 affrontò senza cedere mai la stagione del terrorismo che nella sua città trovava allora ampie sponde negli ambienti universitari e anarchici. Nel suo percorso trovò anche la ferita più grande nella storia recente della città, quell’attentato alla stazione che il 2 agosto del 1980 uccise 85 persone. Zangheri è morto ieri a 90 anni, lasciando un vuoto in quella generazione di leader di sinistra che rischiarono pur di non scendere a patti con gli ambienti contigui all’eversione e extraparlamentari. Il premier Matteo Renzi lo ha definito: “Uomo retto e diretto, simbolo di una stagione difficile e di una risposta ferma e civile al terrore”.
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