La paura è che sullo sfondo di quello che il portavoce del ministero dell’Interno, Moez Sinaoui, ha definito senza mezzi termini un “attacco terroristico”, ci siano ancora loro, i miliziani dell’Isis. Ieri, infatti, una forte esplosione è avvenuta nella centrale Avenue Mohamed V di Tunisi nel pressi dell’ex sede del partito di Ben Ali. Ad andare in pezzi un bus con a bordo uomini della guardia presidenziale: almeno 14 i morti, 11 i feriti. Dopo la deflagrazione l’automezzo ha preso fuoco. Secondo una fonte della sicurezza, “la gran parte delle guardie che era a bordo è morta”. L’emittente nazionale Nessma tv ha riferito che la bomba era nel veicolo. Non bisogna dimenticare che la Tunisia è stata oggetto di vari attentati terroristici dal 2011, dopo la fine del regime di Zine El Abidine Ben Ali. A marzo è stato attaccato il museo del Bardo con la morte di 21 turisti e un poliziotto. Altro attentato quello di giugno a Sousse in un resort in cui hanno perso la vita 38 persone.
Leggi anche
Riconoscere lo Stato di Palestina, l’Italia isolata tra i grandi Ue
19/09/2025 21:45
Nuove sanzioni alla Russia, via libera di Bruxelles
19/09/2025 21:44
Delegittimazione preventiva contro la Sumud Flotilla
19/09/2025 21:41