Aerei, un’estate senza voli low cost

L'estate del 2023 si prospetta difficile per i passeggeri delle compagnie aeree: i voli low cost non esistono praticamente più.

Aerei, un’estate senza voli low cost

I voli low cost non esistono praticamente più. I prezzi dei biglietti aerei sono cresciuti a dismisura e sono oggi molto più alti del 2022 e del 2021. Per l’estate ormai alle porte trovare voli aerei a basso prezzo sembra un’impresa quasi impossibile. Come spiega la Repubblica, tutte le compagnie ormai applicano tariffe molto più alte che in passato, con i prossimi mesi che segneranno la fine dell’era low cost.

Per le prossime vacanze, infatti, si attendono aumenti record. Soprattutto sulle rotte internazionali, quelle considerate più redditizie dalle compagnie. Il ‘merito’ è anche degli algoritmi che calcolano i prezzi, elaborando i dati in base alle ricerche. Il motivo è semplice: le prenotazioni o le tentate prenotazioni del 2023, soprattutto per l’estate, saranno più alte di quelle del 2019, quindi prima del Covid.

Voli aerei, perché i prezzi aumentano così tanto

L’aumento dei prezzi non è determinato solo da una domanda più alta che in passato, ma anche dal fatto che la disponibilità di posti a bordo, rispetto al 2019, è scesa. Secondo il consorzio Eurocontrol, per esempio, tra il 24 e il 30 maggio i voli sono stati 30.231 al giorno, un calo del 9% rispetto a quattro anni fa. E così si aumentano i prezzi per fare cassa.

In più c’è una considerazione di mercato: ormai le persone sembrano disposte a pagare di più un volo, complice forse anche l’inflazione e il fatto che tutti i prezzi sono aumentati a dismisura nell’ultimo anno. Il che vuol dire che non ci si spaventa davanti a costi particolarmente alti, ma si prenota ugualmente.

Aerei, prezzi sempre più alti e addio ai voli low cost: incassi record per le compagnie

Persino Standard&Poor’s certifica i buoni dati in arrivo per l’estate delle compagnie aeree europee: l’aumento dei prezzi dei biglietti non inciderà sui biglietti acquistati per Ryanair, British, Iberia, Lufthansa e Ryanair. E i voli, secondo le previsioni, saranno pieni a luglio e agosto nonostante le tariffe record.

A tutto vantaggio delle compagnie: la Iata, che rappresenta 300 compagnie aeree, stima oggi ricavi per 9,8 miliardi nel 2023, il doppio di quanto previsto a inizio anno. D’altronde le tariffe sono nettamente aumentate: un dato, relativo a febbraio 2023, evidenzia un incremento quasi del 30% rispetto all’anno precedente. A Pasqua i biglietti sono di fatto triplicati rispetto ai giorni precedenti. E qualcosa del genere potrebbe avvenire anche quest’estate.