Sono finora oltre 3.300 gli afghani tratti in salvo dall’Italia. Quasi duemila quelli evacuati negli ultimi giorni. Oltre la metà sono donne e bambini

Dal giugno scorso, quando furono portati nel nostro Paese i primi 228 afghani, sono oltre 3.350 i cittadini tratti in salvo dall'Italia.

Sono finora oltre 3.300 gli afghani tratti in salvo dall’Italia. Quasi duemila quelli evacuati negli ultimi giorni. Oltre la metà sono donne e bambini

Dal giugno scorso, quando con l’operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono oltre 3.350 i cittadini tratti in salvo, circa 1.990 quelli già giunti in Italia (di cui 547 donne e 667 bambini) negli ultimi giorni e circa 1.300 presso l’aeroporto di Kabul in attesa di partire. E’ quanto si apprende dalla Difesa, a margine della visita del ministro Lorenzo Guerini al Covi, il Comando operativo di vertice interforze.

La Difesa ha messo in campo per l’operazione Aquila Omnia, subentrata all’operazione Aquila 1, pianificata e diretta dal Covi, 8 aerei: 4 KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul (qui la nota della Difesa).

Sono oltre 1.500 i militari italiani del Comando operativo di Vertice Interforze impegnati su disposizione del ministro della Difesa in questa complessa operazione per il ponte aereo Roma-Kabul (leggi l’articolo).

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“L’evacuazione dei cittadini afghani da Kabul – ha detto il ministro Guerini – è un’operazione molto complessa e delicata. Un lavoro di squadra grazie alla collaborazione tra i Ministeri della Difesa, Esteri, Interni e i servizi di informazione”. “Le Forze Armate Italiane stanno svolgendo un delicato lavoro, cooperando efficacemente con tutti gli attori in campo”, ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo a margine del briefing dove ha ricevuto l’aggiornamento della situazione operativa in Afghanistan e sull’evoluzione dell’operazione “Aquila Omnia”.