Via libera al massacro totale della popolazione di Gaza. Quanti avevano sperato che i dubbi nutriti dal Capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano, Eyal Zamir, circa piano di invasione della Striscia di Benjamin Netanyahu, potessero bloccare l’iniziativa, è rimasto deluso.
Approvate le linee guida del piano Netanyahu per occupare Gaza
Ieri infatti Zamir ha approvato le linee generali dell’offensiva. In una nota l’Idf ha dichiarato che “il concetto principale per il piano offensivo delle Idf a Gaza è stato discusso durante un incontro che Zamir ha tenuto questa mattina (ieri, ndr) con il Forum dello Stato Maggiore, insieme ad altri ufficiali e rappresentanti dello Shin Bet”.
“È stato presentato e approvato il concetto principale per il piano per i prossimi passi nella Striscia di Gaza”, continua la nota, “in conformità con le direttive della leadership politica”.
Zamir era preoccupato per il benessere dei soldati
Zamir, spiegano ancora le forze armate, che in un primo tempo aveva respinto il piano di conquista della città, durante l’incontro di ieri “ha sottolineato l’importanza di migliorare la prontezza delle forze e la preparazione per la chiamata alle armi della riserva, svolgendo al contempo corsi di aggiornamento e fornendo un po’ di respiro [ai soldati] in vista delle prossime missioni”.
M5s: “Fermare il macellaio Netanyahu”
“Mentre l’esercito israeliano si prepara a lanciare la folle operazione di occupazione di Gaza, il macellaio Netanyahu, con un cinismo da fare orrore, dice che chi ha a cuore i palestinesi se li prenda. E non scherza, visto che il suo ministero degli Esteri è al lavoro per pianificare la deportazione ‘volontaria’ dei palestinesi superstiti del genocidio in Sud Sudan”, attaccano i capigruppo M5S delle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera, Bruno Marton, Francesco Silvestri e Arnaldo Lomuti.
“Di fronte a tutto questo, il governo italiano non riesce a fare altro che lavarsi ipocritamente la coscienza con lanci di aiuti e cure di bambini, senza osare agire concretamente contro il governo fuorilegge, terrorista e genocida di Netanyahu”, aggiungono i pentastellati.
Intanto Meloni “cura” 31 bambini feriti di Gaza
Il riferimento è all’annuncio di ieri di Palazzo Chigi secondo il quale “la premier Giorgia Meloni sta seguendo personalmente l’arrivo in Italia di 31 bambini palestinesi rimasti feriti negli attacchi israeliani, per essere curati”. Un paradosso, visto che prima il nostro governo vende le armi a Tel Aviv, poi si fa pubblicità, raccontando di come sia pronto a curare i feriti causati da quelle armi…
“Serve decretare subito un embargo completo sulla compravendita di armi israeliane, sospendere il memorandum di cooperazione militare e promuovere, a livello europeo, la sospensione dell’accordo Israele-Ue e dure sanzioni”, aggiungono ii pentastellati. “Il ministro Antonio Tajani, interrogato in proposito dal Corriere della Sera, non ha nemmeno risposto, glissando su altro: si vergogna, e fa bene. Si vergogni lui, si vergogni tutto il governo Meloni, che rimarrà nella Storia come vile complice di un genocidio”, concludono i capigruppo M5s.
Bonelli: “Cooperare militarmente con Israele è inaccettabile”
Sulla stessa linea, l’Avs Angelo Bonelli: “Accogliere in Italia i bambini palestinesi feriti dalle bombe israeliane è un atto doveroso e umano, e sono felice che possano ricevere cure adeguate. Ma cooperare militarmente con Israele come fa il governo Meloni è eticamente inaccettabile e nulla potrà lavare la coscienza da questa ipocrisia di un governo che non vuole sanzionare un governo responsabile di crimini contro l’umanità e di un vero e proprio genocidio in corso a Gaza”.
“Questo è un modo pavido e inaccettabile di affrontare la tragedia del popolo palestinese”, continua il co-portavoce di Europa Verde, “non basta curare i feriti, bisogna fermare chi quei feriti li provoca ogni giorno con bombardamenti e violenze sistematiche. Giorgia Meloni ha scelto di non farlo, rendendosi di fatto complice”.
Berruto (Pd): “Israele fuori dalle competizioni sportive intarnazionali”
Intanto si accende anche il dibattito in vista della partita di calcio Italia-Israele, in programma a Udine il prossimo 14 ottobre. Il responsabile nazionale sport del Partito Democratico, Mauro Berruto e altri 44 parlamentari del Pd hanno sottoscritto ieri un appello per chiedere ai membri italiani del Comitato Olimpico Internazionale, al Presidente del CONI e al Presidente della FIGC di farsi portavoce, presso CIO, FIFA e UEFA, della sospensione di Israele da tutte le competizioni sportive internazionali. “Non si tratta di un gesto di vendetta – si legge nel testo dell’appello – ma di un atto di responsabilità. Non per punire un popolo, ma per affermare che lo sport non può restare neutrale davanti a una politica di annientamento”.
Nella Striscia di Gaza già uccisi 636 atleti
Il documento sottolinea come, da quasi due anni, la Striscia di Gaza “sia teatro di uno sterminio che ha già cancellato decine di migliaia di vite civili, tra cui almeno 636 atleti e atlete palestinesi”. Il Comitato Olimpico Palestinese denuncia inoltre che “oltre il 90% delle infrastrutture sportive a Gaza è stato distrutto, rendendo impossibile ogni attività per almeno un decennio”.
Secondo i promotori, “la distruzione dello sport non è un effetto collaterale, ma una scelta politica per colpire un popolo anche nello spirito e nella speranza”. L’appello si conclude ricordando i precedenti storici in cui la comunità sportiva internazionale ha scelto la sospensione di federazioni e comitati nazionali: dalla Germania e Giappone del dopoguerra alla Jugoslavia, dall’Iraq all’Afghanistan, dal Sudafrica dell’apartheid (escluso per 24 anni dai Giochi) fino alla Russia, oggi sospesa per l’aggressione all’Ucraina.