Altro che proroga del Superbonus, anche Forza Italia si rassegna: “Le risorse sono poche”

Anche Forza Italia sembra rassegnate: le risorse sono poche e la proroga del Superbonus è praticamente impossibile.

Altro che proroga del Superbonus, anche Forza Italia si rassegna: “Le risorse sono poche”

L’ipotesi di una proroga del Superbonus è sempre più lontana. Neanche chi, all’interno della maggioranza, l’ha proposta ci crede più di tanto. Le parole della presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, lasciano intendere che le possibilità siano davvero poche. 

A Radio 24 Ronzulli sostiene che sull’emendamento al Superbonus presentato da Forza Italia “si sta alzando un polverone per nulla”: la proposta “non è uno strappo né una fuga in avanti, è un modo per capire fin dove le coperture ci consentiranno di spingerci”. 

La proroga del Superbonus si allontana

Per la senatrice azzurra “bisogna essere realisti: sappiamo che le risorse sono poche”. Ronzulli sottolinea che il tentativo era di proporre “una possibile soluzione” e che “dopo l’interlocuzione con il governo capiremo quali margini ci sono”. Ma Forza Italia non si impunterà sul tema: “Certamente non ci sarà uno scontro con il governo su questo”. 

E che il governo sia contrario alla proroga del Superbonus l’ha già detto in ogni modo, come fatto anche dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in occasione della presentazione della manovra. Forza Italia ha chiesto una proroga di sei mesi, valida solamente in caso di lavori già realizzati almeno per il 60% entro la fine del 2023. Difficile pensare che passi questa proposta perché, come sottolinea Ronzulli, “sappiamo bene qual è la situazione dei nostri conti pubblici”. 

Insomma, dal governo le chiusure sul Superbonus sono state chiare e anche Forza Italia non sembra disposta a combattere più di tanto per una proroga, fermandosi probabilmente di fronte al primo no di Giorgetti. Che sembra praticamente certo, vedendo i precedenti. Gli azzurri sembrano più intenzionati a dar battaglia su altri temi, come un maggior finanziamento del bonus psicologo e la conferma dell’esclusione (per ora non prevista) dell’aumento della cedolare secca al 26% sulla prima casa per chi affitta più di un immobile.