L’altro virus dei sovranisti. Il nemico per loro è solo Conte. La Meloni dice di vergognarsi del nostro Paese. Ma come esempi cita i governi autoritari di Polonia e Ungheria

Indicano come esempi da seguire Polonia e Ungheria, attaccano il Governo su tutto, dalla scuola ai trasporti, e senza portare mezza idea utile per superare l’emergenza coronavirus cercano solo di dare la spallata. I sovranisti, a corto di argomenti e sempre più in basso nei sondaggi, non si fermano neppure davanti al Covid. Mentre per il mondo intero il nemico è il coronavirus, per loro l’unico nemico da abbattere è Giuseppe Conte. A dare il peggio di sé ieri in Aula alla Camera è stata Giorgia Meloni. “L’Italia attraversa una stagione estremamente complessa e l’impressione è che le risposte che arrivano da questo governo continuino a mancare di credibilità e di concretezza”, ha esordito la leader di Fratelli d’Italia, per poi arrivare a dire che l’Italia con i giallorossi è sottomessa “agli interessi di alcune nazioni europee” e anche della Cina.

“Mi vergogno – ha sottolineato la leader di FdI – a vedere un’Italia ridotta così, ancora di più quando vedo nazioni meno potenti della nostra come la Polonia e l’Ungheria che alzano la testa contro il ricatto di un’Europa che vorrebbe utilizzare i soldi del Recovery Fund per piegare con la scusa dello stato di diritto nazioni che vogliono difendere le loro radici, la loro identità e i loro confini”. Immancabile quindi la polemica sul tema degli stranieri: “Il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina valgono anche per gli spacciatori nigeriani che bivaccano nelle nostre strade o quelli fate finta di non vederli perché siete troppo impegnati a mandare la polizia alle feste e alle cene tra i parenti?”.

Argomenti utili per guadagnare like sui social, per aizzare i negazionisti ed estremamente negativi per risollevare il Paese dalla crisi sanitaria ed economica in cui si trova. Del resto l’assessore regionale lombardo alla famiglia, la leghista Silvia Piani, ha postato la foto di un barcone stracarico di migranti africani con la scritta “Dimentichi la mascherina, 1.000 euro di multa; arrivi con il barcone, vitto alloggio e ricarica telefonica”. Iniziativa difesa dallo stesso capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo. Polemiche dunque e bugie. Come quella della Polizia inviata dal Governo a controllare cosa fanno gli italiani nelle loro case. “Rifiuto l’idea di un Paese basato sulla delazione e sul cittadino spione. Le parole hanno un peso e qualcuno dovrebbe fare molta attenzione a prevedere scenari da Psico-Polizia orwelliana, con i valori della democrazia e della libertà non si scherza”, ha scritto su Facebook, Matteo Salvini.

TERRITORI ALLO SBARAGLIO. Stessi obiettivi da parte dei governatori sovranisti. Da Nord a Sud. Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha così lanciato al Governo l’appello a “prevenire e non improvvisare” sul Covid, e quello del Friuli, Massimiliano Fedriga a correggere il Dpcm in base alle richieste avanzate dalla Conferenza delle Regioni. “Assurdo che una persona possa andare a cena con dieci persone per un compleanno e poi non possa mangiare una torta in casa con le stesse persone”, ha affermato Fedriga. In Veneto è poi emerso che non sarebbero stati implementati dalle Usl i dati sulla app Immuni, che finora non avrebbe funzionato in Veneto. “Risolveremo nel giro di pochi giorni”, hanno detto dalla Regione governata da Luca Zaia, che intanto insiste sulla didattica a distanza alle superiori per alleggerire i mezzi sovraffollati. In Sardegna infine c’è stato anche uno scontro in consiglio regionale tra maggioranza e opposizione sulla gestione della pandemia, con il governatore Christian Solinas che ha disertato la seduta.