Anche gli Usa minacciano la Grecia. Conseguenze dure senza l’accordo. Ma i mercati credono nell’intesa

Anche gli Stati Uniti sollecitano la Grecia. Scende in campo pure la diplomazia americana. Il segretario del tesoro Jack Lew ha chiamato il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, avvertendo di “immediate difficoltà senza un accordo e chiedendo collaborazione con Unione europea e Fmi”. Finora la trattativa non decolla con la Grecia che chiede di allungare il rimborso ma non l’intero piano stipulato con la Troika in scadenza il 28 febbraio.

Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, ha già sottolineato che tutti gli obblighi finanziari nei confronti dei partner europei e internazionali della Grecia devono essere rispettati. E questo deve essere il fondamento di ogni nuovo accordo”.

Dalla Grecia, invece, partirà domani la richiesta diretta all’Europa per l’estensione del prestito Ue. Mancano gli ultimi dettagli della lettera greca ma l’obiettivo è raggiungere una mediazione con l’Eurogruppo. Anche il primo ministro Tsipras auspica un raggiungimento dell’intesa. “In tutta l’Europa ci sono state proteste a sostegno delle mosse della Grecia”, afferma Tsipras, “e per la prima volta siamo riusciti ad avere contatti con i leader stranieri per creare un clima positivo intorno alle nostre richieste”.