Un altro ricorso è stato notificato dal Codacons al ministero dell’Interno. Dopo il referendum sulle trivelle del 17 aprile, nel mirino sono finite le elezioni amministrative fissate per il 5 giugno. Ed è proprio la data a non andare giù al Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori che ha chiesto di spostarle alla domenica successiva, quella del 12 giugno, o in alternativa, di estendere il voto anche al 6 giugno. Le ragioni saranno illustrate nel dettaglio mercoledì 13 aprile alle ore 16:15 allo “Spazio Tiziano”in viale Tiziano 68 a Roma. Nella stessa occasione verranno valutate le decisioni del Tar sul referendum delle trivelle che dovrebbe arrivare proprio nella giornata di mercoledì. Il Codacons ha invitato i candidati sindaci della capitale Giorgia Meloni, Virginia Raggi, Roberto Giachetti, Guido Bertolaso, Carlo Rienzi (presidente proprio del Codacons) e Alfio Marchini.
FRONTE ANTITRIVELLE – Il ricorso relativo al referendum del 17 aprile è stato presentato dal Codacons col fine di ottenere l’election day e accorpare così voto delle Comunali e consultazione popolare. Un accorpamento, che secondo le stime, produrrebbe un risparmio di almeno 300 milioni di euro. A fare ricorso, insieme al Codacons, anche i Radicali. La richiesta è stata quella di annullare il voto sulle trivelle a causa di una serie di irregolarità da parte di Palazzo Chigi attuate con l’intento di far naufragare la partecipazione. Mercoledì la decisione.