Ancora maltempo su gran parte del Paese. In arrivo una nuova perturbazione. Criticità in Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. Preoccupano i fiumi. Venezia verso la normalità

E’ emergenza maltempo in gran parte dell’Italia. Mentre è in arrivo una nuova perturbazione sono diverse le emergenze in corso, in particolare in Veneto, Emilia Romagna e Toscana. In Veneto, oltre al dramma di Venezia che lentamente sta tornando alla normalità, altri territori sono in condizioni critiche, come le spiagge e varie aree montane, a cominciare da quelle già colpite dalla tempesta Vaia. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ha presieduto un vertice dell’Unità di Crisi della Protezione Civile Regionale.

Dopo le ultime precipitazioni nel pomeriggio di ieri, è prevista una pausa fino alla serata di oggi. Successivamente è atteso un nuovo peggioramento che si protrarrà anche nella giornata di martedì. Sempre in Veneto è stato emesso un nuovo avviso di criticità dichiarando lo stato di preallarme (Allerta Arancione) sui Bacini idrografici Alto Piave, Piave Pedemontano, Alto Brenta Bacchiglione Alpone, Basso Piave Sile Bacino Scolante in Laguna, Livenza Lemene Tagliamento. Lo Stato di Attenzione è stato dichiarato sul Bacino Basso Brenta Bacchiglione.

A Venezia, spiegano dal Centro Maree, l’acqua lentamente sta salendo e raggiungerà il suo livello massimo intorno alle 13 con 110-115 centimetri, con l’allagamento di piazza San Marco e del 12% di calli e sestieri. Una massima ben lontana dai 187 centimetri del 13 novembre e dei 150 cm di ieri. Da oggi in laguna si cerca di tornare alla normalità, hanno riaperto le scuole e inizierà la conta dei danni.

In Emilia Romagna piene importanti si sono verificate sui fiumi Secchia, Panaro, Naviglio, Tiepido nel modenese e Samoggia, Sillaro, Savena, Savena abbandonato, Idice, Navile, Quaderna, Santerno e Senio nel bolognese e ravennate. Le situazioni più critiche si sono verificate a Budrio, nel bolognese, dove l’Idice ha rotto l’argine per una estensione di oltre 40 metri, facendo defluire verso la campagna circa 1 milione di metri cubi d’acqua. Sono in corso le operazioni per riuscire a ricostruire l’argine collassato, con una previsione di lavori la cui durata è stimata in circa 3 giorni. A seguito della rotta, è stato necessario evacuare circa 200 persone, che sono accolte in strutture già rese disponibili. Altre rotture, già ripristinate, si sono verificate sul Quaderna e sul Santerno, dovute presumibilmente alla presenza di tane di animali. I colmi di piena, sui diversi reticoli idraulici, si stanno ora spostando verso le province di Ferrara e Ravenna. Nelle prossime ore si prevedono nuove piogge, anche se di intensità minore rispetto a quelle cadute.

In Toscana permane il codice rosso per rischio idrogeologco e idraulico per il Valdarno inferiore e il grossetano fino alla mezzanotte di domani. “Siamo di fronte a una piena d’Arno analoga a quella del 1992, che ha superato Firenze e che adesso si attende arrivi a Pisa. Non mancano le preoccupazioni ma rispetto al 1992 abbiamo più strumenti per affrontare la criticità” afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando la situazione la situazione del Valdarno inferiore dopo che sono stati annunciati l’attivazione della cassa di espansione di Roffia, in comune di San Miniato, e l’utilizzo del canale scolmatore.

“Nelle ultime tre ore i livelli del reticolo idraulico sono scesi sotto il primo livello di guardia, sull’asta dell’Arno rimane sopra il primo livello di guardia solo l’idrometro di Fucecchio valle che dovrebbe rientrare in tarda mattinata” riferiscono questa mattina dalla Sala unificata della Protezione civile. Nelle prossime ore è prevista un’ulteriore attenuazione dei fenomeni con possibili rovesci isolati e cumulati poco significativi. Rimane attivo il monitoraggio dei corsi d’acqua.

Dopo la forte perturbazione transitata nel corso del weekend, spiegano gli esperti de ilmeteo.it anche l’inizio di questa nuova settimana è orientato verso un nuovo ed importante peggioramento delle condizioni meteorologiche. L’ennesimo vortice di bassa pressione in arrivo sul Tirreno nelle prossime ore riporterà infatti nuove piogge, temporali e nevicate sui monti. Le regione interessate dalla nuova ondata di maltempo saranno Liguria, Toscana, il nord della Sardegna e gran parte delle coste tirreniche. Da segnalare qualche possibile nevicate sui rilievi alpini intorno ai 1000 metri di quota. Nel corso del pomeriggio di oggi i fenomeni si faranno più decisi e minacciosi anche sotto forma di rovesci temporaleschi su basso Piemonte, Liguria e coste nord della Toscana. Il peggio arriverà in serata e nel corso della successiva notte quando l’intensità delle precipitazioni andrà ulteriormente aumentando.