Appalto contestato, menù indigesto alla Regione. Nessuna sanzione per il gestore della mensa ma Cantone se la prende con l’Ente

Gli accertamenti di Cantone sul bando per la mensa della Regione Lazio

Ieri su questo giornale abbiamo pubblicato un’articolo intitolato: Menù indigesto alla regione Lazio. Cantone boccia l’appalto della Mensa. Qui raccontavamo di una delibera dell’Anticorruzione che ha criticato le modalità con cui la Regione Lazio ha affidato un appalto da quasi 15 milioni di euro per la mensa, alla società Ladisa. In tale articolo abbiamo citato una parte di tale delibera firmata dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Contone, che recita: “non può sottacersi che l‘esecuzione del servizio è stata connotata da gravi inadempimenti contrattuali in ordine alla scarsa qualità del servizio e dei cibi, alle precarie condizioni igienico-sanitarie ed alla corresponsione del canone di concessione”.

In relazione a tale articolo, la società Ladisa ci ha scritto chiedendo di precisare quanto segue: “Le riferite contestazioni sulla qualità del servizio presso la mensa del Consiglio Regionale del Lazio sono state oggetto di puntuali controdeduzioni da parte di Ladisa Srl cui non hanno fatto seguito alcune penalità da parte dell’amministrazione avendo la stessa verificato la perfetta esecuzione contrattuale. La presente precisazione si rende necessaria al fine di evitare strumentalizzazione e interpretazioni fuorvianti di una deliberazione dell’Anac di contenuti molto più ampi”.

In relazione a quanto scritto dalla società Ladisa, facciamo presente che, pur volendo sorvolare sul fatto che il testo della precisazione risulti incomprensibile, nulla eccepisce per quanto riguarda la veridicità della delibera firmata da Cantone, così come riportata ieri nell’articolo de La Notizia. Inoltre è bene tenere presente che la stessa delibera dell’Anticorruzione, abbia bacchettato la Regione Lazio, per una poco efficace vigilanza sull’operato della Ladisa, evidenziando come: “A fronte delle inadempienze sulla qualità degli alimenti e di carattere igienico sanitario, per quanto in atti non si sono ravvisati interventi incisivi da parte della Regione Lazio che avrebbe potuto richiedere l’intervento organi terzi quali le autorità sanitarie competenti in materia igienico sanitaria”. Per chiunque volesse leggere la relazione integrale dell’Anticorruzione, il documento da ricercare è il numero 67 del 15 febbraio 2019.