Appena salvati, gli immigrati già scappano

di Sandro Battisti

In Sicilia in 24 ore sono stati 1.219 gli immigrati tratti in salvo. Oltre alle centinaia di migranti sbarcati domenica a Pozzallo nel ragusano, altri sono stati salvati nel Canale di Sicilia dalla nave San Giorgio della Marina militare. Ma oltre 200 migranti sono fuggiti dalle strutture di accoglienza di Pozzallo. Gli immigrati si sono allontanati anche da alcuni dei centri allestiti tra il capoluogo e Comiso. Lo stato di continua emergenza rende più difficili i controlli e la gestione delle presenze.
Molti stranieri si sono dispersi per le campagne circostanti. In particolare si sarebbero allontanati dei cittadini eritrei ospiti dell’ex centro di sperimentazione agricola San Pietro. Domenica vi risultavano assegnate circa 400 persone, mentre lunedì vi si trovavano circa 100 migranti: il resto si sarebbe dileguato per provare a raggiungere con ogni mezzo le altre nazioni europee, veri loro obiettivi.

Strutture al collasso
Il centro di Pozzallo può ospitare 180 immigrati. Ce ne sono 284. Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, chiede alle istituzioni il massimo supporto per cercare di gestire al meglio una situazione che rischia di peggiorare e diventare insostenibile con l’arrivo dei mesi estivi.
Come se non bastasse va detto che secondo il ministro Alfano, titolare del Viminale, in attesa di imbarcarsi per una destinazione tra le nostre coste, ci sono tra le 300mila e le 600mila persone, nella riviera nord dell’Africa, ad aspettare di transitare prima o poi. “Si tratta di persone che molto spesso finiscono nelle mani dei trafficanti di morte”, ha sottolineato Alfano a Palermo.

Soccorsi 20 mila immigrati
Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, chiede lo stop di Mare Nostrum: “300.000 euro al giorno spesi dagli italiani per aiutare gli scafisti e incentivare l’invasione”.
Da quando è iniziata la missione Mare Nostrum, il 18 ottobre 2013, 20mila persone sono state intercettate e soccorse in mare. La missione, ha specificato Alfano la scorsa settimana riferendo alle Camere, costa dai 6 ai 9 milioni di euro al mese. I numeri degli sbarchi del 2014 restano comunque molto lontani da quelli del 2011, quando si registrò l’ondata maggiore di arrivi sulle coste. Quell’anno, quando all’Interno c’era Roberto Maroni, furono 62mila i migranti che raggiunsero le coste italiane.

Mare Nostrum non basta
“Le persone in mare vanno salvate e su questo non si può discutere” ha detto il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. “Da sempre – ha spiegato – sostengo che Mare Nostrum’ non sia sufficiente e che l’Europa dovrebbe fare di più affinché la richiesta di asilo non si debba fare arrivando attraversando a nuoto o sui barconi un mare che può uccidere. Finché non ci sarà altro modo di chiedere asilo, di sicuro non potremo lasciarli morire”.

L’Europa deve intervenire
Il ministro dell’Interno Alfano ha chiesto all’Europa di essere «protagonista», perché il fenomeno migratorio non è una questione solo italiana. “Ci batteremo perché questa frontiera venga difesa – ha aggiunto Alfano – C’è lo strumento: si chiama Frontex, va potenziato. Se non si difende la frontiera non si risolve il problema degli sbarchi. L’Europa deve prendere definitivamente atto che le frontiere del Mediterraneo sono europee e bisogna proteggerle. Altrimenti il problema degli sbarchi non si risolverà mai”.