Armi Nato a Kiev per colpire la Russia, Stoltenberg divide il Governo

Armi Nato all'Ucraina per colpire la Russia, le parole del capo della Nato Stoltenberg dividono il Governo.

Armi Nato a Kiev per colpire la Russia, Stoltenberg divide il Governo

“Ci state portando dritti alla Terza Guerra Mondiale. Giorgia Meloni, la strategia di scommettere sulla vittoria militare – che stai subendo passivamente – ci sta portando in guerra. È una follia pensare di mandarci in guerra con la Russia e le sue 6000 testate atomiche. Non vi azzardate”. E quanto scrive il presidente del M5S, Giuseppe Conte, dopo le dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Armi Nato all’Ucraina per colpire la Russia, le parole del capo della Nato Stoltenberg dividono il Governo

“Ora smentirete – ha aggiunto il leader M5S -, direte che non è vostra intenzione, perché ci sono le elezioni, ma noi non ci fidiamo. Il governo venga in Parlamento, tolga la maschera, smetta di tenere segrete le armi che inviamo e la strategia che stiamo perseguendo. Vogliamo impegni, voti e scelte vincolanti. Vogliamo subito un negoziato di pace. Il M5s, contro tutto e tutti, aveva previsto che saremmo finiti a questo punto inviando armi sempre più sofisticate e letali. Potete insultarci quanto volete, ma continueremo ad alzare la voce e a votare per fermarvi e costringervi a cambiare questa strategia fallimentare. La pace non è retorica. Oggi è una emergenza”.

“L’Italia non è in guerra con nessuno e se è stato giusto aiutare militarmente l’Ucraina, allo stesso tempo non se ne parla nemmeno di togliere il divieto” a Kiev “di colpire obiettivi militari in Russia, così come ribadisco che la Lega è contraria a inviare anche un solo soldato a combattere in Ucraina. Noi vogliamo la pace non l’anticamera della terza guerra mondiale”. È quanto ha detto, invece, il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, commentando le stesse dichiarazioni di Stoltenberg, all’Economist.

Tajani: “Ogni decisione dev’essere presa in maniera collegiale”

“Noi siamo parte integrante della Nato ma ogni decisione dev’essere presa in maniera collegiale”, le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Le scelte di Kiev sono scelte di Kiev, – continua il vicepremier – noi non manderemo un militare italiano in Ucraina e gli strumenti militari mandati dall’Italia vengono usati all’interno dell’Ucraina. Lavoriamo per la pace. I messaggi che arrivano dalla Russia poi provocano anche una guerra ibrida che si combatte, però dobbiamo sempre lavorare per la pace e abbassare i toni”.

Poi Salvini ha commentato l’intervista di Stoltenberg anche nella presentazione del suo libro a Montecatini Terme (Pistoia) dicendo che “ora pare che il segretario generale della Nato abbia dichiarato all’Economist che i Paesi della Nato, e quindi anche l’Italia, devono togliere il divieto che fino a oggi hanno imposto di usare le armi che abbiamo mandato in Ucraina, anche al di fuori del territorio ucraino, per difendersi e sparare, quindi anche in Russia e fuori dai propri confini”. “Assolutamente non se ne parla neanche – ha ribadito Salvini – Io non voglio che una bomba italiana possa andare a uccidere in Paesi contro cui non siamo in guerra”.

Romeo: “Inebriati come sono dal furore bellicista rinnegano la stessa Costituzione Europea”

“A Bruxelles parlano di vertice per la pace ma pensano alla guerra. Inebriati come sono dal furore bellicista rinnegano la stessa Costituzione Europea che nei suoi principi fondamentali si prefigge di promuovere la pace di fronte alle controversie internazionali”. Ha detto il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, commentando ad Affaritaliani.it le parole del segretario generale della Nato Stoltenberg. Per l’Ucraina “la priorità è intensificare il lavoro diplomatico per arrivare ad una tregua. Chi non comprende questo ci sta portando verso una guerra nucleare e sempre più vicini al punto di non ritorno”, conclude.

 

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