Arriva il nuovo regolamento a Cinque Stelle. E con le nuove regole Beppe Grillo si riprende il Movimento

A Palermo, Beppe Grillo si è ripreso il Movimento 5 Stelle. Basta con i “passi di lato”, insomma. E ora arriva il nuovo regolamento.

Nuove regole in arrivo per riprendersi definitivamente il Movimento 5 Stelle. Fra cui le espulsioni facoltative. Basta con i “passi di lato”. A Palermo, Beppe Grillo è stato chiaro. “Sarò io a prendere le decisioni, prima le prendevo con Casaleggio, adesso sono da solo”, ha spiegato il fondatore durante la kermesse siciliana. Che la due giorni, condita da episodi poco edificanti (il riferimento è agli spintoni e agli insulti rivolti ai giornalisti), abbia segnato un punto di svolta per i pentastellati, lo si è capito ancora meglio ieri. Quando, proprio sul blog del comico genovese, è stato pubblicato un post con il quale veniva annunciata l’apertura delle votazioni per decidere se e quali modifiche apportare al Non Statuto e al Regolamento del Movimento. Gli iscritti potranno esprimersi da oggi fino al 26 ottobre. Un mese esatto per dire la loro e scegliere anche quale, fra le due nuove versioni del regolamento, preferiscono: quella con o senza le espulsioni. Una differenza non da poco.

CAPO POLITICO – Andiamo con ordine. Prima di tutto, il nuovo regolamento formalizza la figura del “capo politico” (cioè Grillo). “La procedura di identificazione ed accettazione (degli iscritti, ndr) viene effettuata dal gestore del sito incaricato dal capo politico del Movimento 5 Stelle”, è scritto. Non solo. In entrambi i casi, viene specificato che “oltre all’assemblea degli iscritti e il capo politico, sono organi del M5S, senza alcuna funzione direttiva o rappresentativa, il collegio dei probiviri” e “il comitato d’appello”. Una novità, fra i 5 Stelle. Il collegio sarà composto da tre membri, “nominati dall’assemblea mediante votazione in rete su proposta del capo politico del Movimento 5 Stelle” e scelti “tra i componenti dei gruppi parlamentari” del Movimento stesso, per la durata di tre anni. Il comitato d’appello, invece, rimarrà in carica per cinque anni e sarà formato sempre da tre membri: “Due nominati dall’assemblea mediante votazione in rete tra una rosa di cinque nominativi proposti dal consiglio direttivo dell’associazione Movimento 5 Stelle e uno dal consiglio direttivo dell’associazione medesima”.

DENTRO O FUORI – Il vero nodo, come detto, è però quello relativo alle espulsioni. Due le opzioni. La prima proposta di modifica del Regolamento, nella quale viene mantenuta la possibilità di disporle – è spiegato sul blog – prevede comunque che si possano applicare, in casi meno gravi, altre sanzioni (richiamo e sospensione sino a dodici mesi). La seconda proposta di modifica, nella quale non è più prevista la possibilità di espulsione, prevede come sanzioni disciplinari il richiamo, la sospensione sino a 24 mesi e, nei casi di perdita dei requisiti di iscrizione, la sospensione a tempo indeterminato. Per fare un esempio pratico: con la nuova ipotesi di regolamento il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti (che ieri ha attaccato nuovamente Grillo), rischia di non poter partecipare alle prossime elezioni amministrative che si terranno tra sette mesi. Sarebbe uno smacco, per il primo cittadino. Non il primo. Non certo l’ultimo.

 

Tw: @GiorgioVelardi