Gli artificieri dell’Esercito disinnescano in Umbria tre ordigni bellici con meccanismi di attivazione mai visti prima in Italia

Sono stati rinvenuti a San Giustino, in provincia di Perugia. Risalgono al secondo conflitto mondiale

Operazione ad alto rischio per gli artificieri dell’Esercito che a San Giustino, in provincia di Perugia, hanno rimosso e fatto brillare tre ordigni risalenti al secondo conflitto mondiale rinvenuti nel raggio di pochi metri. Le tre bombe, dal peso di 100 chilogrammi ciascuna, sono le prime rinvenute in Italia che presentano al loro interno dei meccanismi di attivazione non convenzionali.

Le attività, fa sapere l’Esercito, sono state condotte dagli specialisti provenienti dal 6° Reggimento Genio di Roma e in coordinamento con la Prefettura di Perugia. I tre ordigni sono stati trovati durante alcuni scavi nella frazione di Bocca Trabaria di San Giustino. Dopo l’evacuazione dell’area gli artificieri hanno rimosso le spolette, impiegando un robot a controllo remoto. Successivamente le tre bombe sono state trasferite in una cava dove sono state fatte brillare.

Dall’inizio dell’anno l’Esercito ha rimosso e distrutto oltre 800 ordigni esplosivi, rinvenuti in tutta Italia, mentre lo scorso anno sono stati bonificati oltre 2.100 residuati bellici. Negli ultimi dieci anni gli artificieri hanno svolto oltre 35.000 interventi di bonifica su tutto il territorio nazionale.