Cisgiordania, corteo con bare finte per i giornalisti uccisi a Gaza

Roma, 8 ott. (askanews) – Decine di giornalisti e funzionari palestinesi hanno sfilato davanti al palazzo delle Nazioni Unite a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, portando sulle spalle finte bare con i nomi e le foto dei giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, per protestare contro gli attacchi israeliani contro i professionisti dell’informazione nella Striscia di Gaza.”Ad oggi ci sono 252 giornalisti martiri, che rappresentano quasi il 20% di tutti i giornalisti che lavorano a Gaza” ha dichiarato Omar Nazzal, membro del sindacato dei giornalisti e tra gli organizzatori della manifestazione. “Tra loro ci sono anche 36 donne” ha aggiunto, affermando che “150 sedi di agenzie di stampa e istituzioni mediatiche” sono state distrutte in questi due anni di guerra tra Israele e Hamas.Tra i nomi dei giornalisti uccisi anche quello di Anas al-Sharif, corrispondente di spicco di al-Jazeera nella Striscia di Gaza, ucciso ad agosto in un attacco israeliano vicino all’ospedale al-Chifa a Gaza City.”Ognuno di loro aveva la propria storia”, ha dichiarato Nasser Abou Baker, presidente del Sindacato dei giornalisti palestinesi, che ha annunciato di voler consegnare una lettera al rappresentante dell’Onu a Ramallah, chiedendo al Segretario Generale dell’organizzazione, Antonio Guterres, di adottare misure “per proteggere i giornalisti nella Striscia di Gaza, che sono quotidianamente sotto il fuoco, sotto i bombardamenti, in una situazione estremamente pericolosa”.