Los Angeles, 11 giu. (askanews) – Mentre la protesta contro le deportazioni di immigrati dilaga in California e a Los Angeles è scattato il coprifuoco notturno, con una serie di arresti di persone che non lo hanno rispettato – segnala Cnn – si alza anche il livello dello scontro istituzionale fra Trump, la sindaca Karen Bass e soprattutto il governatore della California Gavin Newsom. Entrambi sono stati falsamente accusati dal presidente di pagare i dimostranti. “Sotto l’amministrazione Trump, questa anarchia non reggerà. Non permetteremo che gli agenti federali vengano attaccati e non permetteremo che una città americana venga invasa e conquistata da un nemico straniero – ecco cosa sono”, ha detto Trump da Fort Bragg, in un discorso dai toni incendiari. “L’esercito sarà potente, sono molto orgoglioso di dirvelo”, ha aggiunto, sottolineando che i manifestanti finiranno in prigione per un lungo periodo di tempo”. “La California è solo l’inizio”, ha risposto Newsom attaccando la decisione di inviare la Guardia Nazionale e i Marines contro il suo parere; il governatore è sempre più simbolo dell’opposizione a Trump, anche in vista delle prossime presidenziali. “Se alcuni di noi possono essere prelevati dalle strade senza un mandato, basandosi solo sul sospetto o sul colore della pelle, allora nessuno di noi è al sicuro. I regimi autoritari iniziano prendendo di mira le persone che sono meno in grado di difendersi. Ma non si fermano lì”.
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