L’analista: “Attacco Israele a Iran è dichiarazione di guerra totale”

Roma, 13 giu. (askanews) – La serie di attacchi israeliani contro l’Iran è una dichiarazione di “guerra totale”, secondo l’analista politico Fawaz A. Gerges, professore di relazioni internazionali alla London School of Economics. L’esercito israeliano ha colpito circa 100 obiettivi nella Repubblica Islamica, tra cui impianti nucleari, ucciso Hossein Salami, capo dei Guardiani della Rivoluzione islamica in Iran – potente corpo delle forze armate del Paese – altri alti funzionari militari e scienziati nucleari. “La grande domanda è se l’Iran avrà la volontà e le capacità per rispondere con decisione contro Israele”, ha spiegato l’esperto in un’intervista via Zoom con Afp. “Penso che Israele abbia dichiarato guerra totale all’Iran. Questo è il primo attacco di una serie che annuncia una guerra totale condotta da Israele”, ha esordito. “Quello a cui stiamo assistendo oggi è una guerra totale. Israele ha già dichiarato guerra totale all’Iran”, ha ribadito. “La domanda da porre alla leadership iraniana è la seguente: l’Iran è una tigre di carta o si farà avanti e dimostrerà agli iraniani e al mondo di essere uno Stato decisivo, che ha la capacità, i mezzi e la volontà di affrontare Israele?”, ha messo in guardia. “Penso che gli obiettivi strategici di Israele non siano solo distruggere il programma nucleare iraniano, ma fondamentalmente un cambio di regime all’interno dell’Iran stesso. Ed è per questo che credo che l’Iran si trovi di fronte a un momento cruciale. Se l’Iran non risponde con decisione, se non risponde a tono, questo potrebbe frammentare, indebolire e minare il regime iraniano, sia internamente che all’estero”, ha sottolineato. “La mia lettura è che Israele non avrebbe potuto fare ciò che ha fatto senza il tacito consenso degli Stati Uniti o il via libera dell’amministrazione Trump”, ha concluso.