Milano, 20 giu. (askanews) – Decollano i caccia israeliani in missione verso gli obiettivi a Teheran, mentre in Israele bruciano i palazzi di Be’er Sheva, colpiti dai missili iraniani. Non si ferma la guerra tra Israele e Iran e gli annunci di Benjamin Netanyahu non vanno proprio nella direzione dei negoziati: il premier israeliano si dice pronto ad andare fino in fondo per annientare il nucleare iraniano, con o senza il sostegno militare diretto di Trump.”Ho deciso che raggiungeremo tutti i nostri obiettivi, tutti i loro impianti nucleari iraniani , abbiamo il potere per farlo, ma spetta al Presidente Trump decidere se aderire o meno”, ha detto Netanyahu in una intervista all’emittente pubblica Kan 11. “Lui farà ciò che è bene per gli Stati Uniti, e io farò ciò che è bene per lo Stato di Israele. E, come si dice, ogni aiuto è benvenuto”. “Abbiamo già distrutto più della metà dei loro lanciatori, e loro ne hanno un numero limitato – ha sottolineato – e man mano che il numero di lanciamissili iraniani diminuisce, diminuisce anche il numero di missili contro Israele .”Stiamo cambiando – e l’ho detto il secondo giorno della guerra di Gaza – ho detto che stiamo cambiando il volto del Medio Oriente. E ora lo ripeto a voi e anche ai nostri telespettatori”.Rispetto alla possibilità che Israele elimini fisicamente l’ayatollah Ali Khamenei, la cosiddetta “guida suprema”, a capo della teocrazia iraniana, Netanyahu ha risposto:”Ho dato disposizioni affinché nessuno goda dell’immunità in Iran. Oltre a questo, non ritengo sia appropriato o necessario aggiungere altro. Credo che si debba lasciare che le azioni parlino molto più delle parole”, ha concluso Netanyahu.
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