Roma, 15 dicembre – “Il Governo dica la verità sul Ponte sullo Stretto: il progetto è fallito”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde ed ex Ministro dell’Ambiente.”Siamo di fronte a un’opera che non sta in piedi tecnicamente, economicamente e giuridicamente. Un fallimento totale – afferma Pecoraro Scanio – confermato anche dalla decisione di definanziarla in Legge di Bilancio. Si tenta così di evitare di ammettere il disastro compiuto, i soldi buttati e le gravi responsabilità politiche”.Secondo il Presidente della Fondazione UniVerde, il nodo centrale resta l’insostenibilità strutturale del progetto: “Parliamo di un ponte sospeso di cui non esiste la certezza che i cavi possano reggere. L’elemento fondamentale è proprio questo: è un ponte sospeso che non riesce a stare sospeso”.Pecoraro Scanio denuncia inoltre un grave profilo di illegittimità: “Si è tentato di riesumare un appalto vecchio di decenni, con procedure giuridicamente inaccettabili. Un’operazione che configura un vero e proprio disastro sul piano del diritto”.Sul fronte economico, l’ex Ministro sottolinea: “Il progetto era nato come intervento cofinanziato tra Stato e privati, ma si è trasformato in un’opera interamente a carico dei cittadini, sottraendo risorse alle infrastrutture davvero utili e necessarie per tutto il Paese, in particolare per Calabria e Sicilia, che avrebbero bisogno di ferrovie, strade, porti e servizi efficienti”.”Continuare a insistere su questo progetto – conclude Pecoraro Scanio – significa perseverare nell’errore. È tempo di fermarsi, assumersi la responsabilità politica del fallimento e destinare le risorse pubbliche a opere concrete, sostenibili e realmente utili ai territori”.
16/12/2025
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